Dopo 78 anni è tornato finalmente a casa. Le spoglie del soldato Ambrogio Alfano, morto nel 1944 durante la seconda guerra mondiale hanno fatto rientro in questi giorni nella sua Sicilì, frazione del comune di Morigerati nel basso salernitano di cui era originario. La cassettina con i suoi resti è stata accolta dalla comunità di Sicilì e benedetta nel corso di una Santa Messa celebrata dal parroco Don Antonino Savino. Il prossimo 4 novembre nel corso della consueta commemorazione dei caduti in guerra si terrà la cerimonia che porterà poi alla sepoltura del milite scomparso all’età di 24 anni. Una delle tante tragiche vicende che hanno purtroppo toccato anche il territorio a sud di Salerno finito con i suoi giovani nella Grande Storia mondiale. Quella Di Ambrogio Alfano si è conclusa con il recupero della salma grazie alla caparbietà e all’ intraprendenza del nipote Giuseppe Greco e in particolare del pronipote Pietro Greco. Da oltre 30 anni hanno sollecitato risposte presso gli enti competenti e non si sono mai arresi anche quando più di uno ha detto loro che il militare era introvabile. Alla fine Pietro Greco con l’aiuto di un colonnello dell’esercito è riuscito a ricostruire quanto accaduto e a individuare il corpo del congiunto. Era stato seppellito a Palermo dopo che contratta la malaria durante la guerra era stato condotto nell’ ospedale militare siciliano dove aveva trovato al morte il 27 aprile del 1944. Un tragico destino tanto più e si pensa che è stato affrontato da un giovane da solo e in una terra lontana dalla propria. Ora però finalmente la famiglia Alfano con i suoi discendenti si è potuta ricomporre riabbracciando il proprio c aro e riportandolo nella sua amata Sicilì.