Ancora un criminale in vacanza nel Cilento. Ancora un arresto eccellente in riva al mare. Questa volta è toccato ad un giovanissimo con la carriera già spianata nel mondo della camorra. Antonio Nocerino, 18 anni, latitante da un mese, vicino al gruppo camorristico “De Micco-Bodo”, è stato arrestato all’alba di domenica mattina nel villaggio turistico “Arco delle Rose” tra Agropoli e Paestum. Stava ancora dormendo quando gli agenti della Squadra Mobile di Napoli hanno fatto irruzione nella suo bungalow impedendogli di fuggire ancora. Nocerino era scomparso lo scorso maggio dalla comunità dove stava scontando una misura cautelare inflittagli quando era ancora minore. L’allontanamento era avvenuto proprio poco prima che il Tribunale di Napoli emettesse una nuova misura cautelare, questa volta un’ordinanza di custodia in carcere per i reati di associazione di tipo mafioso, visto il suo legame con il clan De Micco- Bodo, e di tentato omicidio, essendo Nocerino indagato per l’agguato a Carmine Aloia avvenuto lo scorso 9 gennaio, agguato da cui Aloia uscì vivo, sebbene gravemente ferito. Le indagini della Dda hanno permesso di rintracciare e acciuffare Nocerino che rientra in quel gruppo di giovanissimi che sigla la sua appartenenza al clan facendosi tatuare la scritta “Bodo”, soprannome dei fratelli De Micco, fondatori del gruppo camorristico attivo a Ponticelli. Non è il primo arresto di questo genere avvenuto nel Cilento, ritenuta forse un luogo sicuro dove rifugiarsi. Proprio la scorsa settimana a finire in manette mentre alloggiava con la moglie in una casa vacanze di Paestum era stato Domenico Cesarano, elemento di spicco del clan vesuviano dei Fabbrocino. L’anno scorso invece Palinuro fu, metà delle vacanze e luogo dell’arresto, croce e delizia, per Michele di Nardo, ritenuto reggente del Clan Maliardo e per Massimiliano Sestito, ‘ndranghetista calabrese.
Daria Scarpitta