Capaccio, Agropoli, Ascea, Casal Velino, Marina di Camerota, Policastro, Sapri, l’intero litorale cilentano cosparso di piccoli gusci che hanno fatto allarmare in alcuni casi quanti si sono trovati a vedere queste strane distese bianche lungo la spiaggia. Si tratta, invece, delle velelle velelle, anche dette barchette di San Pietro o San Giovanni, una colonia di idrozoi che preferisce le acque calde o temperate. Proprio le temperature miti di questa primavera devono averle richiamate lungo il nostro mare mentre il modo ondoso deve averle spinte a riva. Dai riflessi azzurro verdi una volta spiaggiate muoiono e vanno in decomposizione diventando bianche. Ecco dunque spiegato il mistero dei raggruppamenti che in questo periodo, un po’ prima del solito in verità, si stanno registrando in vari punti delle nostre cose. Nessun allarme, si tratta di un fenomeno caratteristico e naturale che è anche auspicabile. Pare, infatti, che la presenza della Velella indichi acque pulite ed attragga numerose specie di pesci in vicinanza delle coste. Un sinonimo dunque di buona salute del nostro mare che è una prova più che importante visto che si è alla vigilia dell’ormai consueto appuntamento con l’assegnazione delle Bandiere Blu. La data della cerimonia è già stata ufficializzata. Si terrà il 7 maggio alle 11 a Roma. Le 12 località cilentane che l’anno scorso si sono fregiate del vessillo dovrebbero essere riconfermate e c’è anche qualche altro paese che spera di diventare una new entry.
Daria Scarpitta