E’ ancora sotto processo per presunte violenze sessuali su una ragazza di San Giovanni a Piro, per fatti accaduti nella guardia medica del piccolo paese nel 2014, e da venerdì scorso deve difendersi anche dai reati di tentata truffa ai danni di Ente Pubblico, interruzione di pubblico servizio e per falso ideologico, questa volta è finito nei guai per vicende legati alla Guardia Medica di Sant’Angelo a Fasanella. Non c’è limite, è il caso di dire, per Alberto Pellegrino, un medico di Salerno che nel giro di cinque anni si ritrova addosso due procedimenti penali. La prima inchiesta è scattata a seguito della denuncia di una giovane paziente di San Giovanni a Piro. Una sera si recò dolorante presso la sede della guardia medica e una volta fuori raggiunse i carabinieri, ai quali dichiarò di aver subito abusi dal dottor Pellegrino. In quel periodo prestava servizio presso il presidio sangiovannese. Al termine dell’indagine il dottore fu arrestato e successivamente rinviato a giudizio per violenze sessuali. Il processo è ancora in corso. A seguito di questa vicenda il medico salernitano è stato allontanato dal Distretto Sapri – Camerota. Fino a ieri lavorava per il Distretto sanitario di Capaccio presso il quale si è reso protagonista della recentissima vicenda che l’ha portato per la seconda volta a fare i conti con la Giustizia . Venerdì scorso, infatti, Alberto Pellegrino, è finito ai domiciliari perché durante la notte di giovedì è stato colto in flagranza di reato di Carabinieri della Compagnia di Sala Consilina. Il medico 51 enne intorno alla mezzanotte ha apposto un cartello sulla porta del locale presidio giustificando la sua assenza per una “visita medica domiciliare “. I militari, che lo pedinavano da mesi, l’hanno bloccato a 20 km da Sant’Angelo a Fasanella, diretto verso casa. Per lui sono scattati gli arresti domiciliari. Il Gip ha convalidato l’arresto ed ha sottoposto il medico indagato alla misura cautelare personale dell’interdizione dall’esercizio di ogni pubblico ufficio per un anno . Per lo stesso periodo è stato sospeso dal servizio che presta per l’Asl. Era dall‘estate scorsa che la Procura di Salerno lo faceva pedinare. Veniva controllato attraverso anche gps e riprese video. Il materiale a disposizione degli inquirenti attesterebbero la facilità con cui Alberto Pellegrino abbandonava il posto di lavoro durante l’orario di servizio. Giovedì doveva garantire l’assistenza fino alle 8 del giorno successivo. Ma a mezzanotte , secondo i Carabinieri, ha chiuso il presidio e si è diretto verso casa . Di qui l’accusa di truffa aggravata ai danni di Ente Pubblico, interruzione di pubblico servizio e falso ideologico .
Antonietta Nicodemo