Aveva trasformato 5 mila metri quadri di area protetta in un deposito incontrollato di rifiuti speciali pericolosi e non solo. Una discarica abusiva emersa durante una vasta attività investigativa contro i reati ambientali sul territorio cilentano. Il sito è stato rinvenuto nel Comune di Centola-Palinuro dal Nucleo di Polizia ambientale dell’Ufficio Circondariale marittimo di Palinuro. C’erano pneumatici per auto fuori uso, materiale di scarto da lavorazione edile, autovetture, motori marini, numerosi pezzi e ricambi di veicoli in avanzato stato di abbandono, circa 85 batterie per veicoli e mezzi pesanti dismesse, bombole per gas, cisterne e contenitori per olio motori veicoli, ma anche numerose biciclette e scooter in parte smontati, e poi ingente quantitativo di materiale ferroso accatastato. Nel mese di giugno l’area è stata sottoposta a sequestro penale e le successive indagini hanno fatto emergere che l’autore e custode dell’area, allo scopo di utilizzare i rifiuti, violava i sigilli apposti dall’Autorità Giudiziaria. Per questo motivo il Gip presso il Tribunale di Vallo della Lucania, ha disposto per lui, il divieto di dimora nel Comune di Centola. Intanto va avanti l’inchiesta contro chi inquina l’ambiente sul territorio cilentano.
Antonietta Nicodemo