Giovani, ma esperti e spregiudicati spacciatori. Altrettanto giovani gli assuntori, assidui clienti della banda di pusher che ormai da tempo gestiva il traffico di sostanze stupefacenti nel Cilento. Oltre ai pregiudicati di Capaccio Salvatore Maresca e Giancarlo Rossi, c’era chi, sperava di farla franca, nascondendosi dietro il nome del padre un brigadiere dei carabinieri, chi, invece, utilizzava la sua attività di pompe funebri come paravento per lo spaccio, chi ancora, da insospettabile pensava di passare inosservato e chi, addirittura, la droga la acquistava per il figlio tossicodipendente. Sono questi gli identikit delle sette persone finite, chi per un aspetto, chi per un altro, nel maxi blitz portato a termine, all’alba di ieri, dai carabinieri del comando provinciale di Salerno. L’arresto è scattato per sei persone, mentre per una donna, una 44enne vallese è stato disposto l’obbligo di firma. Nel corso della stessa operazione, inoltre più di 60 giovani, tutti tra i 17 e i 22 anni, sono stati, segnalati alla Prefettura di Salerno quali assuntori di sostanze stupefacenti. A svelare i contorni spesso inquietanti della fiorente attività sono stete prevalentemente le intercettazioni, anche se pare non sia stato facile ricostruire il giro visto che gli spacciatori si erano organizzati con un vero e proprio linguaggio in codice, trasmesso, poi ai loro clienti. “Guaglioni” erano gli spacciatori, “trovare lavoro” significava acquistare lo stupefacente, “porta i panni che ho freddo” era la frase con cui l’acquirente chiedeva il rifornimento allo spacciatore, quando, invece, i componenti della banda si comunicavano il confezionamento della droga, parlavano di capelli, “ facendo i capelli ad una signora”. Per indicare il prezzo, si faceva riferimento alla cilindrata delle auto. Ma le 85pagine dell’ordinanza emessa dal gip parlano anche di altro , come del fatto che ragazzi appena maggiorenni sborsavano fior di quattrini per la droga veniva acquistata sia per l’uso giornaliero che per occasioni speciali. Agli arresti domiciliari sono finiti il 25enne Costantino Leo, residente a Vallo della Lucania, il 29enne Luigi Noviello originario di Marano in provincia di Napoli, il 25enne cavese Emiliano Carrera, Nicola Paparazzo 32enne di Casal Velino, e i due pregiudicati di 31e 27 anni Salvatore Maresca Giancarlo Rossi, entrambi residenti a Capaccio Scalo. Tutti sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla detenzione e al traffico di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, hashish e marijuana.
Roberta Cosentino