Folle di barche e bagnanti per decenni hanno caratterizzato lo specchio d’acqua antistante la splendida spiaggia degli infreschi tra Marina di Camerota e Scario . Un paradiso naturale dove è impossibile non fermarsi per godere della bellezza dei luoghi e dell’acqua cristallina. Punta degli Infreschi è una delle baie cilentane più famose e ricercate dai turisti italiani e stranieri. Da questa estate la si potrà ammirare con moderazione e mettendosi in fila per l’attracco nelle aree individuate per l’ancoraggio. Punta Infreschi come la vicina spiaggia della Masseta dal 2009 sono aree marine protette. Dopo una fase di transizione, da siti liberi a siti proibiti alle soste selvagge, il Parco ha proceduto alle delimitazioni dell’ oasi. I lavori per attrezzare le aree di ancoraggio ed ormeggio sono state affidate alla società Prisma di Sant’Agnello, in provincia di Napoli. Sono stati realizzati i corridoi di lancio e sistemate, le boe che circoscrivono il sito protetto. All’interno dello stesso hanno preso forma delle aree in cui le imbarcazioni potranno attraccare alle boe, perché accertato che sui fondali sottostanti non ci sono ambienti naturali che possono essere compromessi o resti archeologici. E’ chiaro che non potranno ormeggiare decine di imbarcazioni contemporaneamente nella stessa area di ancoraggio. Sulla spiaggia degli Infreschi può scendere un numero limitato di persone. Il parco sta valutando se vietarne l’accesso nel mese di agosto, quando lievita notevolmente i numero di turisti, vietarne . I lavori in corso dovranno essere ultimati entro il 14 luglio. Gli stessi saranno eseguiti nell’altra area marina protetta di Santa Maria di Castellabate. “ Le regole in vigore nelle due oasi possono essere considerate dannose per le economia locale – afferma il direttore del parco Romano Gregorio – però gli operatori a distanza di tempo capiranno che un’oasi marina usata con disciplina, è il caso di Punta Infreschi, contribuirà a qualificare i flussi turistici. Le regole sono rigide ma necessarie per proteggere luoghi di pregio ambiatale che rischiano di essere compromessi dalle masse “
antonietta nicodemo