Le strade cilentane restano una nota dolente di questo inizio di stagione estiva. Il sindaco di Vallo della Lucania Antonio Aloia attende ancora una risposta dopo la lettera inviata lo scorso 13 Giugno al Prefetto di Salerno per chiedere la convocazione di un tavolo urgente, a cui partecipino Ministero, Regione e Provincia, oltre ai sindaci cilentani, per trovare una soluzione definitiva alle tante arterie del territorio bloccate dalle frane . La richiesta arriva a seguito della constatazione che nulla si è mosso , dopo l’incontro sulla questione viabilità, svoltosi in Prefettura lo scorso 23 maggio, in cui si era preso l’impegno di indire un tavolo tecnico sull’argomento nel giro di una settimana. I 7 giorni sono passati, è passato quasi un mese ma della riunione nemmeno l’ombra. Aloia torna dunque a rappresentare al Prefetto la drammaticità della situazione cilentana, con strade groviera, rese sempre più pericolose dal maltempo e dalle emergenze idrogeologiche, la ex Sr 447 a Pisciotta, bloccata in più punti e pronta a minacciare la strada ferrata in località Rizzico, la Cilentana con la voragine tra Prignano e Agropoli e gli altri punti a rischio, tra Vallo e Ceraso, tra Futani e Foria di Centola. Uno stato di isolamento, grave per le imprese e la stagione turistica, scrive Aloia, che non può essere più ignorato, pur in tempi di difficoltà economica con la Provincia costretta a ridimensionarsi. Si attende dunque la convocazione del Prefetto, ora che i tempi stanno per scadere con la stagione turistica già agli inizi. Stamane invece buone nuove per la Mingardina. Il confronto tra Provincia e Comuni di Centola e Camerota ha dato i suoi primi frutti con i tecnici che stanno lavorando fianco a fianco e che hanno già una proposta per eliminare il semaforo e i disagi per l’estate. Si è pensato, infatti, che anziché rimettere il doppio senso di circolazione, come si era detto in un primo momento, sarebbe stato molto più vantaggioso in temrini di costi e rischi avviare un doppio senso unico, uno sulla stessa Mingardina e un altro, in direzione opposta, lungo un vecchio tracciato, già utilizzato come strada di cantiere, all’epoca della costruzione della strada provinciale. Si sta lavorando proprio per verificare questa ipotesi. Prima che tutto venga riattivato, però, è prevista una nuova visita di controllo dei rocciatori, senza fgrosse modifiche all rete paramassi. L’ipotesi più accreditata al momento dunque ha l’unico obiettivo di eliminare l’incoveniente del semaforo per l’estate, poi sarà comunque necessario un intervento più risolutivo.
Daria Scarpitta