Edmondo Cirielli, ex presidente della Provincia di Salerno nel mirino dell’antimafia per un impiego pubblico e il tesseramento del Pdl. Così, il deputato di Fratelli d’Italia, da promotore di una legge che inaspriva le pene per i mafiosi si ritrova indagato con l’accusa di corruzione aggravata e abuso d’ufficio aggravato. L’ex numero uno di Palazzo sant’Agostino, oggi parlamentare del partito della Meloni, alla guida della Commissione Difesa della Camera nella scorsa legislatura come esponente del Pdl, Ufficiale dei carabinieri, noto per le sue posizioni rigide sulla moralità nella politica, ha ricevuto, nella giornata di ieri, un avviso di garanzia dalla Procura di Salerno per la sua attività di presidente della Provincia. È accusato di aver gettato un’ombra sulla campagna di tesseramento 2011 del Pdl locale perchè un concorso pubblico, espletato nel 2010 dalla Provincia, sarebbe stato gestito in funzione della definizione degli equilibri politici nel partito. È questa la tesi della Procura che intende sentire l’indagato il 9 agosto prossimo. Il sostituto procuratore Vincenzo Montemurro attende che Cirielli spieghi le ragioni che lo avrebbero indotto ad ampliare il numero di posti a concorso nell’ente provinciale del 30% rispetto al bando pubblicato dalla precedente amministrazione, che aveva invece fissato il limite a 70 posti. La circostanza che lega la campagna di tesseramento del Pdl al concorso è data dall’assunzione, proprio attraverso il bando incriminato, della moglie di un consigliere comunale di Nocera Superiore. La coppia ha ricevuto lo stesso avviso di garanzia, nel quale si contestano la corruzione e l’abuso d’ufficio aggravati per aver favorito la camorra. Il consigliere comunale risulta infatti indagato in alcune inchieste sulla criminalità organizzata. Secondo gli inquirenti il concorso finito nel mirino sarebbe stato utilizzato da Cirielli per consolidare e rafforzare la sua posizione nello schieramento politico. E il consigliere comunale avrebbe garantito il suo apporto alla componente di Cirielli in virtù dell’assunzione della moglie ricevuta un anno prima. fiducioso più che mai l’ex An. «Ho ricevuto un avviso di garanzia, nel senso più tecnico del termine, ha sottolineato Cirielli, allo scopo di essere sentito in merito ad un’indagine relativa al tesseramento del PdL nel 2011, in relazione al mio ruolo di ex presidente della Provincia». «Nonostante sia dispiaciuto per questa vicenda – ha concluso Cirielli – sono con la coscienza a posto perché convinto di aver rispettato le leggi e le procedure e di non aver commesso alcun reato. Nel ribadire rispetto e fiducia nella Magistratura, darò piena collaborazione fornendo tutte le spiegazioni e i chiarimenti necessari all’indagine».
Roberta Cosentino