Nonostante si è ancora nel pieno dell’estate, il Codacons Cilento fa un primissimo bilancio dell’andamento della stagione turistica sul territorio del basso salernitano, confermando un calo di presenze del 25% come lo scorso anno. Da Agropoli a Sapri, solo nel fine settimana le località turistiche sembrano prese d’assalto. “Una situazione” spiega il responsabile di Codacons Cilento, Bartolomeo Lanzara “determinata anche dall’inflazione che torna a rialzare la testa a luglio, con i prezzi che segnano un significativo aumento”.
L’avv. Lanzara pone l’accento sulla situazione dei trasporti e la viabilità nel Cilento, che essendo continuamente interessati da opere di manutenzione ordinaria e straordinaria, non hanno aiutato in questo periodo estivo, in particolare l’immagine turistica dell’area è stata vessata dal deragliamento del treno merci a Centola.
“Ai problemi evidenziati” afferma Lanzara “si deve aggiungere anche il problema delle “spiagge libere”. Il Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni ha ben 100 chilometri di coste, che di anno in anno registra un costante restringimento. A pagare però” prosegue “non possono essere i cittadini, che hanno il diritto di utilizzare la spiaggia pubblica liberamente. Le segnalazioni che ci giungono da anni” conclude Lanzara “riguardano le concessioni, spesso ingiustificate, di spiagge pubbliche agli stabilimenti balneari per ampliamenti. Un rischio che deve essere assolutamente evitato, perché le spiagge pubbliche sono destinate a servire i bisogni della collettività”.