La procura va avanti nelle indagini per verificare le vere cause del rogo che ha distrutto l’aula consiliare.
E’ stato dichiarato agibile il municipio di Camerota, interessato, giovedì pomeriggio, da un vasto incendio che ha completamente distrutto l’aula consiliare. L’ok all’utilizzo, è arrivato dopo i rilievi effettuati dai periti dei vigili del fuoco; dunque dopo la bonifica le attività potranno riprendere il loro regolare corso. Restano sotto sequestro, invece, i locali posti al pian terreno dello stabile, quelli dove è stata individuata l’origine dello spaventoso rogo e che poteva generare conseguenze ben più gravi se solo alcuni dipendenti non avessero fatto scattare l’allarme. Le indagini sull’increscioso episodio, portate avanti dai carabinieri della compagnia di Sapri diretti dal Capitano Emanuele Tamorri, proseguono a ritmo serrato e secondo indiscrezioni sarebbe stata quasi del tutto esclusa l’origine dolosa. Sembrerebbe, infatti, che le fiamme siano state innescate, non dalla mano dell’uomo, ma da un corto circuito ad una cabina server, circostanza che avrebbe già permesso di rilevare l’inadeguatezza dell’impianto elettrico che non sarebbe stato realizzato tenendo conto della normativa vigente e per questo potrebbero esserci delle responsabilità ben precise. Le fiamme sarebbero partite intorno alle 18, di giovedì, poco dopo la chiusura degli uffici comunali, avvolgendo dapprima alcuni arredi, poi, in pochi minuti, l’intera sala consiliare, distruggendola completamente. Il fuoco ha, infatti, divorato i tavoli dei consiglieri, le sedie del pubblico, computer, fascicoli vari e l’intera biblioteca comunale. E’stato, in parte danneggiato anche l’archivio comunale, ma le forze dell’ordine, prima che le fiamme prendessero il sopravvento sono riuscite a portare via quasi tutti i faldoni, anche quelli che riguardano scottanti vicende giudiziarie.
Roberta Cosentino