Scontro in consiglio comunale sugli aiuti ai commercianti in crisi. Nella giornata di mercoledì a Sapri si è riunita l’assise per l’approvazione della salvaguardia degli equilibri di bilancio. Il sindaco ha illustrato la sua proposta riferendo il permanere degli equilibri e l’inesistenza dei debiti fuori bilancio. Ma l’opposizione, attraverso la consigliera Pamela Marino, è intervenuta esprimendo il proprio rammarico per il fatto che lo stanziamento in bilancio previsto per le attività commerciali è stato di soli 1.000 euro. “E’ imbarazzante – ha detto – come a distanza di un anno dall’inizio dell’emergenza Covid l’amministrazione non abbia posto in essere nessuna misura in favore del commercio e delle imprese turistiche. Sapridemocratica ha chiesto invano sin da marzo di tenere degli incontri e di coinvolgere le associazioni per assumere iniziative di sostegno, anche alla luce di quanto fatto in altri Comuni, per aiutare una categoria in ginocchio ed evitare che altre saracinesche si abbassino”.
La posizione di Sapridemocratica sull’argomento è stata ribadita dal capogruppo Giuseppe Del Medico anche subito dopo quando è stato il momento delle dichiarazioni di voto. Il consigliere ha lamentato il silenzio dell’amministrazione sulle dichiarazioni della Marino e ha preannunciato il voto contrario: “Ci aspettavamo – ha detto – che l’amministrazione desse una mano alle imprese locali, riducendo la pressione fiscale e che in quest’ultima occasione di predisporre risorse per il settore ci fosse un gesto di attenzione. Mentre lo stanziamento di 1.000 euro è destinato ad una fantomatica società del distretto rurale e non c’è un euro per un eventuale sostegno a chi non può pagare i tributi. Il colpo finale è stato dato dall’aumento delle tasse locali, il 25% in più sulla tassa dei rifiuti e il raddoppio dell’addizionale Irpef. Chissà – ha proseguito Del Medico – se l’amminsitrazione è a conoscenza che c’è un mondo produttivo ripiegato su se stesso. Manca la capacità di chi governa di ascoltare il grido di disperazione del sistema economico. Nulla è stato fatto pur essendocene la possibilità visto che quest’anno si è risparmiato non poco per le spese turistiche e per quelle di funzionamento. A Sapri il commercio è storia e le nostre strade potrebbero restare senza negozi Anche 30mila o 50mila euro potevano costituire un segnale in questo momento drammatico”.
Il sindaco, prima del voto che ha approvato il documento finanziario, ha replicato che lo stanziamento di 1.000 euro è riferito ad una adesione ad un consorzio per attrarre capitali per le attività e le imprese locali, e che la sua amminsitrazione è stata la prime ad adottare iniziative a favore dei commercianti, quali la concessione di spazi pubblici senza il pagamento della relativa tassa di occupazione e l’accesso al credito agevolato ancora attivo.
Daria Scarpitta