Il basso salernitano perde rappresentatività alla Provincia di Salerno.In numeri assoluti e non solo. Da 5 esponenti in consiglio nei precedenti due anni, passa a 4 . Di nuovo c’è l’ingresso di Giuseppe Ruberto, assessore di Corleto Monforte, che però, in quota Forza Italia, siede in minoranza . Pur se noto nel Golfo in quanto ex segretario di Giovanni Fortunato quando era consigliere regionale, è comunque espressione degli Alburni. Pesano, inoltre, 3 mancate riconferme, quella di Marcello Ametrano di Vallo della Lucania, che però viene in qualche modo sostituito dall’arrivo di Giovanni Guzzo di Novi Velia, quella di Pasquale Sorrentino di San Giovanni a Piro, beffato da una illusoria aspirazione del PSI al secondo seggio e quella di Paolo Imparato, sindaco di Padula, che è il primo dei non eletti ma rappresenta anche la sconfitta più scottante. Perché con la sua uscita di scena e con in più la mancata affermazione del sindaco di Buccino Nicola Parisi, il Vallo di Diano perde qualsiasi presenza diretta in consiglio provinciale. Un risultato forse annunciato, quello di Imparato, già entrato per il rotto della cuffia alla scorsa tornata provinciale e ora, lasciato solo dai suoi stessi compagni di partito. Nei giorni precedenti al voto, infatti, alla chiamata del coordinatore del Pd valdianese Cartolano per sostenere il sindaco di Padula alle provinciali avevano risposto in pochi e con il Presidente della Comunità Montana Raffaele Accetta visibilmente contrario. A pesare sul risultato inconcludente di Imparato molto probabilmente anche il suo divorzio, già consumatosi tempo fa, con l’ex collega di amministrazione Tiziana Bove Ferrigno che ovviamente ha sostenuto il suo compagno di vita Giovanni Guzzo e lo ha palesato in un post trionfante ad elezione avvenuta: “Questo ulteriore traguardo raggiunto insieme – ha scritto all’indirizzo di Guzzo- ha un valore ancora più grande e ci incoraggia a continuare ad andare avanti con la tenacia di sempre sia nella vita privata che in quella pubblica.” Giovanni Guzzo è stato un po’ la spina nel fianco anche di Pasquale Sorrentino, arrivatogli secondo nella lista del Psi, comune partito e dunque non riuscito a rimanere in consiglio. Nessun rancore tra i due, ma appare evidente che nel partito Guzzo ha giocato con maggiore forza. Il Golfo di Policastro e il Vallo di Diano, in questo quadro, comunque, non hanno aiutato. Già condannati dalle loro piccole realtà, che sono la maggioranza in queste aree e che nel voto ponderato contano poco o nulla, hanno visto prevalere ancora una volta vecchie ruggini e scarsa omogeneità, sullo spirito di squadra e sull’azione per il territorio.
Daria Scarpitta