“ Comunichiamo il nostro risentimento per i contenuti dell’intervista rilasciata a 105 TV dal Presidente del Consorzio di Bonifica Vallo di Diano e Tanagro in risposta alla nostra lettera aperta”. Così i Delegati di diritto Paolo Gallo designato dalla Regione Campania e Vincenzo Chiappardo, nominato dall’Amministrazione Provinciale, replicano dopo che Beniamino Curcio era tornato a sottolineare il problema politico all’interno della maggioranza del Consorzio vista la posizione assunta dai due sull’assestamento di bilancio. “Riteniamo che quanto dichiarato dal Presidente nell’intervista contiene tratti molto offensivi nei nostri confronti e non corrispondenti alla realtà – hanno dichiarato aggiungendo di stare verificandose ci sono gli estremi per ipotizzare la diffamazione e dunque sporgere querela “a difesa dell’onorabilità nostra e degli Enti che rappresentiamo”. Beniamino Curcio aveva detto che la lettera dei Delegati rischiava di ledere l’immagine dell’ente e di creare fibrillazione nei consorziati, e aveva puntato il dito contro Gallo e Chiappardo. “ Purtroppo la miseria umana non ha limiti – aveva detto il presidente- Io sono convinto che hanno questo disappunto solo perchè loro non possono percepire l’indennità. Il resto è relativo. Uno che tanto ci tiene al Consorzio non va a chiedere il rimborso spesa per 50 centesimi di parcheggio”. “Rimandiamo garbatamente indietro al Presidente la “miseria umana” che, nell’intervista, ci ha attribuito per aver portato a conoscenza dei Consorziati tutto ciò che è scritto nella nostra lettera aperta. Veramente una visione molto discutibile in merito a chi ha responsabilità di governo! Se poi il Presidente ci vuole accusare che all’interno della lettera abbiamo citato atti giudicabili non positivamente dai consorziati, che colpa avremmo noi per tale giudizio? Semmai al rischio di giudizio non positivo ci doveva pensare chi ha adottato l’atto!” Intanto al Consorzio si è dimesso il consigliere Gianfranco Cavallone, membro di diritto nominato dalla Provincia di Salerno. La sua uscita di scena però non rientra in questo contrasto sorto all’interno del Pd e non sarebbe frutto del dissenso, quanto legato a motivi personali. La Provincia avrebbe già dovuto nominare il sostituto per il naturale avvicendamento, ma per il momento non ha avanzato alcun nome.
Daria Scarpitta