Sciopero fiscale contro la decisione della Regione Campania di aumentare di canoni demaniali sulle concessioni delle spiagge. E’ venuta fuori questa proposta durante la conferenza stampa indetta dal Sindacato dei Balneari venerdì mattina a Napoli. Una sfilata di dirigenti del settore che hanno messo in evidenza le criticità derivanti dagli aumenti sanciti, con la difficoltà di molte strutture balneari di conservare inalterati i costi e con circa 200 aziende in tutta la Campania che non apriranno questa stagione, a fronte di una triplicazione dei costi dovuta, sia alle aliquote cresciute, sia alla classificazione in base alla quale le aree di pregio debbono pagare di più. Insomma, una debacle per il turismo campano che viene sconfitto da chi doveva in primis tutelarlo, ossia la Regione. E il Presidente regionale del Sib Marcello Giocondo ha proposto lo sciopero fiscale, cioè il rifiuto di pagare le tasse dovute alla Regione, come metodo estremo per far sentire le proprie ragioni. Peccato però che, proprio la provincia a sud di Salerno, come la costiera amalfitana, questo metodo di protesta per la gran parte non potrà attivarlo. In queste aree, infatti, le strutture vengono chiuse con l’arrivo dell’autunno e riaperte ad inizio estate. Non pagare i canoni vorrebbe dire non poter proprio avere la licenza per aprire. Questa ulteriore difficoltà per gli stabilimenti salernitani l’ha messa in evidenza Antonio Civale, Presidente del Sib Provincia di Salerno che punta di più sul ricorso alla commissione tributaria e alla giustizia amministrativa per eliminare queste decisioni impopolari che hanno portato la Campania in un regime che nessun altra Regione d’Italia ha riconosciuto e dunque in una situazione di inferiorità rispetto alle altre zone turistiche del paese. Intanto, la settimana prossima, con il patrocinio di Unioncamere, il sindacato dovrebbe incontrare di persona il Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro. Sul faccia a faccia si conta molto per un passo indietro di Palazzo Santa Lucia in extremis. E’ il caso di dire, che con l’estate alle porte, è proprio l’ultima spiaggia.
Daria Scarpitta