Con la grande fuga dal Nord anche il Cilento si attrezza per accogliere treni e autobus pieni di chi torna dalla Lombardia e dalle 14 province del settentrione coinvolte dal contagio da coronavirus. Polfer, Carabinieri e vigili urbani da domenica scorsa sono impegnati in un’azione di controllo sugli ingressi negli scali ferroviari, nei terminal bus e lungo le principali arterie stradali. Una vigilanza che nella sola giornata di domenica ha portato all’emissione di diverse ordinanze di quarantena domiciliare. Tra queste 7 hanno interessato Sapri e una decina Camerota. In quest’ultimo Comune su disposizione del Sindaco Mario Scarpitta la polizia municipale ha provveduto ad istituire posti di blocco lungo le principali strade d’ingresso nella cittadina cilentana . Ovunque sono stati intensificati anche i controlli nei locali notturni a caccia di chi fa fatica ad adeguarsi alle nuove misure di sicurezza . A Capaccio un locale è stato chiuso perché al suo interno al momento dei controlli c’erano almeno 200 persone. Un assembramento vietatissimo dal recente decreto del Governo. Le istituzioni territoriali proseguono nella campagna di sensibilizzazione sulle cose da fare e non fare per evitare che il virus si diffonda e nello stesso tempo mantengono alta la guardia sul fronte sanitario. A sud di Salerno restano confermati 4 soli casi di contagio: 3 ad Agropoli, a seguito dei quali una settimana di persone sono finite in quarantena domiciliare, e una a Montano Antilia, si tratta della biologa tornata da Cremona, che continua a rimanere al Cotugno in attesa di nuove disposizioni, anche se gode di buona salute. Nel Comune di Santa Marina sono in quarantena domiciliare due donne. Una aveva avuto contatti con un nipote di Milano e un’altra era ricoverata al Campolongo Hospice nel periodo in cui si trovava anche la 72 enne di Pompei risultata positiva al Coronavirus durante il suo ricovero all’ospedale di Eboli. La prima è stata sottoposta al test che è risultato negativo . Tutte e due dovranno osservare i 14 giorni di isolamento domiciliare. Quarantena a casa anche per una signora di Sapri perché anche lei è stata ricoverata al Campolongo Hospice. L’invito delle istituzioni, oggi più di ieri, è di attenersi alle regole dettate dal Governo per bloccare il coronavirus. Disposizioni che mirano a tutelare le fasce deboli ed evitare che le terapie intensive, già piene di pazienti con altre patologie, vadano in tilt.
antonietta nicodemo