Ancora guai per le strutture turistiche a pochi giorni dell’estate. Ad Agnone , frazione di Montecorice, il Coordinamento di Vallo della Lucania del Corpo Forestale ha accertato una serie di violazioni urbanistiche e ambientali presso un noto campeggio ed ha proceduto a denunciare 4 persone, il legale rappresentante della struttura, il direttore dei lavori, il titolare dell’impresa che ha eseguito gli stessi e il tecnico del Comune di Montecorice, l’arch. Maria Luisa Porzio per quella che ha finito per configurarsi come una vera e propria lottizzazione abusiva. In particolare, all’interno dell’area destinata al campeggio, sono stati rinvenuti 31 case mobili, 4 piastre in ferro, 7 roulottes e 4 natanti, risultati tutti abusivi perché difformi al carattere temporaneo dichiarato nel progetto di riqualificazione. Inoltre, lo stesso permesso a costruire rilasciato dal Comune era viziato poiché emesso in assenza del preventivo nulla osta dell’Ente Parco e quindi in difformità alle previsioni del Piano del Parco. Da ciò il coinvolgimento e la denuncia del tecnico comunale. L’operazione ha finito per intervenire sulla questione delle cosiddette case mobili, fino ad ora zona d’ombra della normativa. Il riconoscimento però dell’operazione da parte dell’autorità giudiziaria ha finito per sottolineare la necessità che anche per esse sia necessario l’ottenimento di tutte le autorizzazioni. Le opere abusive riscontrate, sono state considerate in grado di modificare sia l’insediamento turistico che il territorio, e dunque si è venuta a configurare una vera e propria lottizzazione abusiva, poiché i manufatti sono risultati aver perso ogni carattere temporaneo e dunque riconducibili alla categoria delle nuove costruzioni, per cui sono necessari la licenza comunale, il Nulla Osta del Parco e le certificazioni di agibilità, tutte mancanti in questo caso. Le opere comunque non sono state sequestrate.
Daria Scarpitta