Tornano liberi i tre funzionari degli uffici tecnici di Santa Marina, Cannalonga e Castellabate. Il Tribunale del Riesame ha valutato le istanze presentate dai difensori dei tecnici e ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare rimettendo in libertà Carmine Del Verme, Carmine Rosalia e Terenzio Stabile che si trovavano ai domiciliari, dopo un periodo trascorso in carcere, con l’accusa di istigazione alla corruzione. Erano stati coinvolti nell’inchiesta della Procura di Vallo sull’appalto per i lavori alla rete fognaria di Pollica, che l’imprenditore di Casal Velino Vincenzo Cammarota voleva vedere aggiudicato alla propria ditta e per questo, secondo le accuse, si era rivolto al responsabile dell’ufficio tecnico di Pollica invitandolo a costituire una commissione a lui favorevole, con i tre tecnici in questione, promettendogli in cambio 10 mila euro. Proprio Cammarota, i cui legali non hanno fatto ricorso al Riesame, resta ristretto ai domiciliari. Ora si attende di conoscere le motivazioni della sentenza relativa ai tecnici e le eventuali valutazioni successive di gip e pm. “Accogliamo con soddisfazione la decisione del Riesame- ha detto l’avvocato Giovanni Laurito, difensore del funzionario di Cannalonga, Rosalia – Conosciamo solo il dispositivo ma intanto la cosa importante è che l’ordinanza è stata ritenuta nulla e i tecnici, anche se purtroppo per diversi giorni sono stati costretti alla detenzione, sono tornati in libertà senza alcuna misura. Il mio assistito è già tornato al lavoro.” Intanto le indagini sono ancora in corso. C’è da visionare la corposa mole di elementi assunta all’atto delle perquisizioni. Infatti durante il blitz furono sequestrati sia i pc in uso ai tecnici nei Comuni di riferimento sia i computer privati oltre che i telefonini e il materiale ora dovrà essere valutato. Sarà nominato per ciò un consulente dalla Procura. Intanto, anche per l’altra inchiesta della Procura di Vallo su appalti e corruzione questa volta al Comune di Camerota si attendono le decisioni del Riesame. Il prossimo 10 giugno dovrà pronunciarsi sulle misure dei vari indagati, in particolare su quelle dell’ex sindaco Antonio Romano, Antonio e Ciro Troccoli e Michele Del Duca ancora ristretti ai domiciliari.
Daria Scarpitta