Corrono i contagi e alcuni Comuni decidono di chiudere anche parchi e aree pubbliche. Una decisione sofferta ma anche necessaria visto che la chiusura delle scuole non è stata avvertita dai più come un monito ma come un castigo facendo riversare spesso bambini e ragazzini, ma anche adulti nelle aree verdi e aperte a tutti dei Comuni. Il sindaco di Ispani proprio ieri ha emanato un’ordinanza con cui vieta di utilizzare le aree gioco pubbliche e chiude i parchi comunali e le aree verdi. Una decisione maturata visto il peggioramento generale della situazione e in particolare un nuovo focolaio scoperto proprio in questo Comune dove i casi positivi sono saliti a 8, tutti collegati tra loro e tra le quarantene c’è anche quella di un minore. Di qui la necessità di evitare ulteriori diffusioni di contagio tra chi frequenta le aree di svago aperte al pubblico. La stessa decisione è stata assunta anche dal sindaco di Caselle in Pittari che già sulla nostra emittente aveva criticato il generale rilassamento a cui si stava assistendo e che ora di fronte all’evolversi dell’emergenza sanitaria legata al Coronavirus che ha dimostrato maggiori capacità di diffusione in questa fase ha ordinato fino al prossimo 30 marzo il divieto la chiusura al pubblico di tutti i parchi giochi e il divieto di assembramento in tutti gli spazi e le aree pubbliche. Il Golfo di Policastro insomma che in questa fase non fa registrare i numeri importanti dei territori limitrofi ma che è circondato di Comuni dove i contagi sono in crescita cerca per quanto possibile di prevenire una nuova ondata, provando a ridurre le occasioni di incontro e di contatto vista l’impossibilità di controllare possibili assembramenti. Non è escluso che il loro esempio verrà presto seguito da altri Comuni visto che negli ultimi tempi sono diverse le lamentele circa la presenza consistente di persone nelle aree pubbliche.