Si è svolto questa mattina il sopralluogo tecnico per la realizzazione di una stazione di pompaggio che dia tregua alle popolazioni assetate del Golfo di Policastro. Con ogni probabilità i lavori partiranno già domani o nel giro di pochi giorni. E’ questa l’ultima soluzione su cui sindaci e Consac hanno puntato per alleviare la grave carenza idrica che ha interessato i paesi di Ispani, San Cirstoforo, Santa Marina, Morigerati e Caselle in Pittari. Accantonate per il momento, a causa dei tempi più lunghi di realizzazione, l’idea del potabilizzatore sulla Diga Sabetta e la decisione di attingere direttamente dalle Tredici Fistole, si punta tutto sulla stazione di pompaggio che, con un ammontare di 200 mila euro e una tempistica di 15 giorni, dovrebbe far arrivare l’acqua della sorgente Ruotolo, abbondante e già in uso ai paesi della costa del Golfo di Policastro, fino a Santa Marina , Ispani e San Cristoforo. In questo modo solo Morigerati e Caselle dovrebbero dividersi l’acqua in arrivo dai pozzi di Sanza e ne avrebbero di più a disposizione. Ad aver dato un’accelerata al progetto anche il fatto che, come previsto, nella giornata di martedì la Giunta regionale ha dato il via libera al finanziamento di diversi interventi per risolvere le verie emergenze idriche in corso in Campania, rispondendo alle richieste dei vari soggetti gestori e affidandosi alle loro segnalazioni sulle priorità e le necessità dei vari territori. Non c’è ancora l’ufficialità e soprattutto la contezza degli stanziamenti, ma a sembrerebbe che anche la Consac potrà fare affidamento su dei fondi e che questi consentiranno di realizzare tutti gli interventi posti nelle scorse settimane dalla società all’attenzione della Regione Campania. Tra i lavori sollecitati alla Regione, la Consac ha inserito in questa priorità, l’impianto di sollevamento e la condotta premente per i Comuni interni del Golfo di Policastro per un ammontare appunto di 200 mila euro, l’impianto di potabilizzazione Paino – Ascea con un raddoppio della linea di impianto esistente (150 mila euro), l’esecuzione di pozzi ad uso ambientale presso la captazione della Faraone (400 mila euro) , l’impianto di potabilizzazione a Caselle in Pittari (400 mila euro), la realizzazione di un pozzo a Sanza (300 mila euro), la sostituzione delle apparecchiature obsolete presso l’impianto di sollevamento della sorgente Ruotolo per Roccagloriosa e Sassano (132 mila euro) e la sostituzione di una cabina nell’impianto di sollevamento di Teggiano e Silla (100 mila euro). Interventi che dovrebbero avere un tempo di esecuzione che va dai 15 giorni ai 2 mesi per un importo totale di 1 milione e 682 mila euro.
Daria Scarpitta