“La crisi idrica c’è, il problema esiste”. Così il Presidente di Consac Gennaro Maione replica ai discorsi di queste settimane che mettono in evidenza come sono stati gli errori compiuti in passato ad averci portato allo stato attuale, con condotte obsolete che perdono fino al 50% e più di acqua e dunque lasciano assetato un intero territorio. “ Il fenomeno della riduzione della portata delle sorgenti per le scarse precipitazioni è un fatto nazionale. – ha detto Maione – Ovviamente in questo momento di crisi si affrontano le emergenze ma è inevitabile anche riportare l’attenzione sui problemi strutturali. Ci sono tavoli di confronto costante, la Regione Campania si sta facendo parte attiva, il mutuo di 4 milioni e 500 mila euro che abbiamo contratto con le Banche per effettuare gli interventi di manutenzione e riparazione è un’altra azione importante. L’attenzione dunque è massima – assicura Maione – E’ chiaro che per la sostituzione delle condotte bisogna che si attivino gli enti proprietari”. Il territorio resta ostaggio dunque di una situazione grave dal punto di vista infrastrutturale, più volte denunciata dalla stessa Consac, e su cui ora si vive un rimpallo di responsabilità tra Comuni, Consorzi e Regione. Proprio per vederci chiaro, nella giornata di oggi, il gruppo 5 Stelle in Regione presenterà una richiesta di audizione in Commissione. “Vogliamo che si chiariscano le responsabilità e il quadro generale- ha detto il consigliere regionale Michele Cammarano – e vogliamo conoscere quale sarebbe l’eventuale finanziamento che la Regione sarebbe disposta a garantire per sostituire le tubature. Perché è chiaro che la manutenzione ordinaria non risolve nulla. In alcuni casi i rattoppi in alcuni punti aumentano la pressione che crea rotture in altri. Ci sono alcuni Comuni del Cilento che arrivano a disperdere anche il 70% di acqua”. Questo allarme generato dalla parola siccità non è si è mai scatenato allo stesso modo in passato quando già il Cilento ha dovuto vedersela con i guasti alle tubature e la Consac si lamentava di questa situazione. Giovedì sarà un’altra giornata nera in 15 Comuni del territorio . L’acqua mancherà dalle 11 alle 23 per lavori di sistemazione . “Si tratta di una riparazione legata alla manutenzione ordinaria che nulla attiene con la crisi idrica” – chiarisce l’ingegnere della Consac Parrilli. In realtà sarà l’Enel a togliere la corrente in quel lasso di tempo per consentire di intervenire sui pozzi che sono alimentati a corrente e, la Consac ha deciso di avviare in contemporanea anche dei lavori all’altezza di Roccagloriosa per riparare alcune perdite presenti da tempo.
Daria Scarpitta