Cinque coltellate fatali tra gola e torace più altri fendenti sferrati con un coltello da cucina. Così Vincenzo Santimone ha ucciso il padre Riccardo martedì sera a Eboli, nell’appartamento dei genitori al Rione Della Pace, dove dalla sera dell’omicidio regna il silenzio per una tragedia che ha sconvolto tutta la cittadina salernitana.
Il 47enne soffriva di allucinazioni e manie di persecuzione, che lo hanno portato a uccidere il padre 76enne al culmine di una furiosa lite. Dagli elementi raccolti, pare che Vincenzo Santimone si fosse anche recato nei mesi scorsi presso il dipartimento di igiene mentale di Eboli, ma sembra poi non abbia mai seguito le prescrizioni dei medici, situazione che ha aggravato i problemi dell’uomo.
Intanto, il 47enne si trova attualmente al Carcere di Fuorni, mentre la madre, malata di Alzheimer, sarà presto trasferita in una Rsa. La salma di Riccardo Santimone invece resta all’obitorio del “Santa Maria Addolorata”, in attesa dell’esame autoptico.
Battipaglia. Autopsia sul corpo di Dylan Maratea. Accertamenti su Via dell’Industria.
Una lesione al cranio avrebbe provocato la morte di Dylan Maratea. Questo è quanto trapelato dopo l’autopsia effettuata sul corpo del giovane, vittima di un terribile incidente stradale giovedì scorso a Battipaglia.
Il 23enne era a bordo di uno scooter privo di assicurazione e di proprietà dell’amico 26enne che era insieme a Dylan al momento dell’incidente e rimasto ferito a un braccio. A quanto si apprende, le ferite alla testa riportate dal 23enne dopo aver urtato violentemente contro un palo dell’illuminazione, posizionato vicino al cordolo spartitraffico, sarebbero state fatali per Dylan.
Intanto, nel mirino degli inquirenti è finita anche Via dell’Industria. Nelle scorse ore, infatti, sono stati effettuati ulteriori accertamenti tecnici per stabilire la dinamica dell’incidente e non è esclusa la nomina di un pool di esperti per proseguire le indagini. Ciò che è da chiarire sono le condizioni di sicurezza dello spartitraffico e la regolare distanza tra i lampioni dell’illuminazione pubblica.
Al momento, la Procura di Salerno procede a carico di ignoti per omicidio stradale e lesioni personali colpose.