Simone Valiante è il sindaco di Cuccaro Vetere, il voto di giugno servirà solo ad eleggere i consiglieri che lo affiancheranno alla guida del municipio per i prossimi cinque anni. La sua lista è l’unica candidata alle comunali. Per lui si tratta di un ritorno al passato. La sua carriera politica iniziò a ventiquattro anni proprio dalla casa municipale del suo paese. << Mio padre provò a scoraggiare la mia candidatura, cercando di farmi comprende i difficili meccanismi della politica. Non gli diedi ascolto, perché come lui, ho sempre nutrito una grande passione per l’impegno politico, che si è alimentata al suo fianco fin da piccolo >>. A partire dal 1999 Simone Valiante è stato sindaco per dieci anni, per tre vice sindaco, per dieci consigliere provinciale e dal 2013 al 2018 deputato alla camera del Pd. La mancata ricandidatura la portato fuori dal partito e dalla vita politica attiva e a ricostruire la vita professionale. Oggi è avvocato specializzato in management sanitario. A quarantanove anni, cinquanta a giugno, torna in quel municipio dove tutto iniziò per lui e anche per suo padre Antonio .
Punta ad un incarico politico sovracomunale?
Chiarisco subito che la mia candidatura a sindaco non vuol essere un trampolino di lancio per raggiungere obiettivi più ambiziosi, anche perché ho già alle spalle una buona carriera politica ed ora una solida attività professionale che intendo continuare. Voglio svolgere bene la carica di primo cittadino e dare un valido contributo nelle assemblee territoriali. Poi, in politica tutto può accadere.
Tornerà a prendere la tesserà del Pd ?
Per questioni professionali, continuerò a non iscrivermi a nessun partito. Ma la mia formazione politica mi porta a guardare con interesse il centro sinistra e soprattutto le persone che rispecchiano la mia idea di impegno politico. Per le europee l’ho individuata nel Pd, che in questa occasione tornerò a votare.
Ricucito lo strappo con il Governatore De Luca?
Credo che dal punto di vista personale entrambi ci rispettiamo e stimiamo, e sono convinto che non mi sottovaluti. Purtroppo spesso in politica si creano contesti che rendono difficili i rapporti con gli uomini di potere. Ma continuerò a valutare la politica regionale sempre con senso critico e proposte costruttive.
In 21 comuni solo una lista candidata per le amministrative. Perché?
Soprattutto nei piccoli paesi per chi li amministra non esiste la gloria, come nelle grandi realtà, ma prevale un forte spirito di volontariato sociale, che sta venendo sempre meno nelle persone. E poi ci sono sindaci che riescono a tenere unita l’ intera comunità, rispettando ogni singola persona e linea di pensiero. E nei noi nostri paesi i cittadini premiano, più che i progetti realizzati, il rapporto personale che un amministratore costruisce con la sua comunità. Il rispetto vale più di ogni azione politica. Questi alcuni motivi che non favoriscono liste alternative.
E a Cuccaro Vetere cosa è accaduto ?
E’ stato semplice fare sintesi attorno al mio nome. La mia storia politica e quella mio padre, e quindi della mia famiglia ha rassicurato tutti. E poi rappresento la continuità dell’amministrazione Luongo, in lista con me.
Una delle sue due figlie è destinata alla successione tra quale anno?
No. Entrambe pensano ad altro. Non credo che porteranno avanti l’impegno politico della famiglia Valiante.
Le attuali politiche per il sud aiutano i territori come il Cilento e il Vallo di Diano?
Dipende da noi. Il nostro destino è anche quello che ci costruiamo e credo che oggi più di ieri è necessario che i sindaci facciano fronte comune a partire dalla sanità. Noi abbiamo cinque ospedali da Roccadaspide a Sapri, per farli funzionare dovremmo superare i campani sanitari ed elaborare insieme una proposta per la riorganizzazione del servizio ospedaliero territoriale.
Cosà si aspetta dal Parco del Cilento ?
Auspico che il direttivo abbia una programmazione con una visione proiettata verso il futuro e che la comunità dei sindaco dell’area protetta, prossima al rinnovo, torni ad essere il parlamentino del territorio. Quella è l’unica vera sede dove formulare valide proposte per i nostri territori da sottoporre all’attenzione del governo nazionale e regionale.
Da appassionato di tennis, chi avreste voluto in lista tra i giocatori più bravi?
Io sono una persona razionale come Berrettini, perciò mi sarebbe tornato utile uno stakanovista come Sinner.