Un alterco per il possesso di una casa, una pistola brandita come minaccia, la richiesta di 100 mila euro in contanti. Sono gli ingredienti di questa vicenda conclusasi nella nottata appena trascorsa con l’arresto di un 67enne di Atena Lucana, Antonio Greco per i reati di tentata estorsione e detenzione illegale di arma da fuoco. Tutto è iniziato nel tardo pomeriggio di ieri quando un uomo di Atena si è recato presso un proprio immobile in disuso e vi ha trovato l’arrestato intento ad eseguire dei lavori edili. Subito avrebbe chiesto spiegazioni e ne sarebbe nata una discussione. L’uomo che stava svolgendo i lavori vantava il possesso dell’appartamento, in quanto alcuni anni prima c’era stato un preliminare di vendita, senza che però ad esso fossero seguiti né l’esborso del denaro necessario né tantomeno il passaggio di proprietà. Una vicenda che già da tempo divideva i due e per cui c’è ancora una causa in corso. La pretesa del primo però e l’opposizione dell’altro sono presto degenerate in scontro aperto, fino a che Greco, non ha brandito una pistola, prelevata dalla sua auto e , risultata poi illegalmente detenuta. Con l’arma ha minacciato di morte il contendnente davanti al figlio minore, esigendo poi la somma di 100 mila euro per venir ripagato delle spese sostenute per l’immobile e desistere così dal suo intento di appropriarsi della casa. La vittima, però, ha denunciato tutti ai Carabinieri della Compagnia di Sala Consilina che si sono messi sulle tracce dell’uomo e, dopo varie perquisizioni, sono riusciti a rinvenire anche l’arma usata per la minaccia estorsiva. La pistola era infatti in un autocarro dell’uomo assieme a 17 cartucce calibro 38. Il tutto è stato sequestrato mentre Greco è stato condotto presso la casa circondariale di Sala Consilina.
Daria Scarpitta