Nessuna traccia dei parenti di Olena Tonkoshkurova la massaggiatrice, cinquantenne ucraina, uccisa, dall’amante, un suo connazionale, nella notte tra il 24 e il 25 giugno nell’ abitazione di Polla dove viveva ormai da anni. Il Consolato ucraino in Italia, infatti, non sarebbe riuscito a raggiungere i congiunti della donna, due fratelli e una figlia, tutti rimasti nella terra d’origine e residenti in una cittadina a pochi chilometri da Kiev. Un mancato contatto, che di fatto ha bloccato l’espletamento dell’esame autoptico, poiché, secondo la normativa vigente, prima degli accertamenti medico legali i congiunti della persona scomparsa devono essere avvisati e quindi a conoscenza delle disposizioni dell’autorità giudiziaria. Intanto, proseguono le indagini per individuare l’arma del delitto e anche eventuali complici di Dimitrio Zastalneskj. Persone che lo avrebbero aiutato non a compiere l’efferato delitto, ma in aspetti secondari all’uccisione, quali il tentativo di appiccare le fiamme all’abitazione di Via Porta del Bagno e all’organizzazione della successiva fuga. Un cerchio, che secondo gli inquirenti, potrebbe essere chiuso definitivamente nelle prossime ore.
Roberta Cosentino