La droga partiva da Santa Cecilia di Eboli e arrivava nel Vallo di Diano per essere distribuita agli assuntori del posto di età compresa tra i 21 e i 40 anni. Per fissare l’appuntamento per ricevere la dosa di cocaina, eroina o hashish bastava una telefonata al pusher con un invito al bar per un cafè. E solitamente la pausa caffè per la vendita del polvere bianca avveniva in un bar di Teggiano. Un traffico di droga che i Carabinieri di Sala Consilina, coordinati dalla Procura di Lagonegro, ha messo ko attraverso l’operazione Coffee Break partita nel novembre del 2017 dopo l’arresto di un marocchino di 31 anni residente a Teggiano sorpreso in possesso di una 130 di marijuana e 10 di cocaina. L’indagine ha consentito di ricostruire la rete di pusher che serviva il mercato valdianese, in particolare : Sala Consilina, Teggiano, Buonabitacolo e Atena Lucana. Un’organizzazione composta da otto persone alcune delle quali già note alle forze dell’ordine. Tra questi : Giuseppe Morello 45 anni di Teggiano e Anonio MIleo di Atena Lucana ai quali è stato imposto l’obbligo di dimora nel comune di residenza. Stesso ordine per una rumena e un marocchino residenti a Teggiano. Ai domiciliari sono finiti tre marocchini di Eboli. La custodia cautelare in carcere è scattata soltanto per il marocchino teggianese dal quale è partita l’intera indagine. “ Un’altra operazione – ha detto il Procuratore Greco – he dimostra quanto sia diffuso il fenomeno dello spaccio di droga in questo territorio “. “Nel corso dell’indagine – ha spiegato in conferenza stam pa il comandane della compagnia dei carabinieri Acquaviva – è stato sequestrato diverso materiale che incastra l’intera organizzazione “ bilancini, cellophan , denaro e un chilo e mezzo di sostanza stupefacente che avrebbe prodotto oltre 6 mila dosi” e che è grazie operazione coffee break è stato sottratto al mercato locale della polvere bianca.
antonietta nicodemo