Dopo 18 mesi di discussioni e accesi confronti il piano di zona S/10 quello del Vallo di Diano, si prepara alla svolta. Per la sua gestione sarà costituito un consorzio. In questo modo l’ambito avrà una sua autonomia amministrativa. Fino ad oggi, come accade per tutti i piani di zona della Campania, la gestione economica delle politiche sociali passa attraverso il bilancio del comune capofila, in questo caso Sala Consilina. Quindi gli incassi del piano di zona finiscono nella cassa municipale dalla quale lo stesso piano preleva anche i fondi per assolvere ai suoi pagamenti. Le nuove disposizioni in materia consentono a queste strutture di costituire un consorzio per un’amministrazione autonoma. I sindaci del Vallo di Diano hanno visto in questa soluzione la risposta che cercavano per superare le difficoltà in materia di gestione delle entrate e uscite economiche e quindi per separare i conti del piano di zona da quelli del comune capofila. L’idea non è stata condivisa da subito da tutti i sindaci valdianesi. Ci sono voluti circa 18 mesi di trattative per arrivare all’intensa che ha portato a stilare uno statuto approvato da tutti i consigli dei Comuni che fanno parte del Piano di Zona S/10. Il 26 aprile prossimo lo stesso statuto verrà sottoscritto dinnanzi al notaio dai primi cittadini. Dopo di che l’assemblea che sarà sempre costituita dai sindaci dei Comuni dell’Ambito territoriale, o loro delegati, dovrà procedere alla costituzione del Consiglio D’Amministrazione per il quale potranno essere scelti anche persone di fiducia o professionisti della materia. Dunque non sarà necessario che il direttivo sia formato da amministratori. Dopo la costituzione del consorzio il Piano di Zona valdianese avrà una sua partita iva e quindi un suo responsabile della contabilità e soprattutto una sua autonomia. Per questo molti altri ambiti territoriali hanno iniziato a valutare questa possibilità: tra questi anche l’ambito S/9 con Sapri Comune Capofila .
ANTONIETTA NICODEMO