Una folla commossa e silenziosa ha dato l’ultimo saluto a don Donato Romano, il sacerdote 49enne morto a causa di un malore nel giorno di Capodanno a Teggiano, dove era parroco della Cattedrale di Santa Maria Maggiore. A celebrare le esequie è stato il Vescovo della Diocesi di Teggiano – Policastro, Mons. Antonio De Luca, visibilmente scosso da quanto accaduto al sacerdote originario di Sassano, che si è sentito male poco dopo aver celebrato messa.
“L’ombra della morte, la sera di Capodanno, ci ha tolto la gioia dell’inizio” ha affermato Padre Antonio durante l’omelia “Don Donato è stato un dono di Dio e a Lui oggi lo restituiamo. Un prete generoso, sobrio, essenziale, non amava la ribalta, costruiva legami con il suo tratto distintivo di amicizia, lealtà e semplicità”.
Una descrizione perfetta del sacerdote 49enne, arrivato a Teggiano dopo aver guidato diverse parrocchie del Vallo di Diano ed essere stato cappellano all’ospedale di Polla. Nel giorno dei funerali e durante la camera ardente, in centinaia hanno voluto rendere omaggio a don Donato, tra cui anche Sindaci, amministratori, autorità militari del comprensorio e gli amici sacerdoti. Alla fine della messa, in tanti hanno voluto prendere la parola e dedicare un pensiero a don Donato: parole piene di affetto e tanta tristezza per un sacerdote che con la sua umiltà ha lasciato il segno.
Intanto, pare che il defibrillatore preso in piazza, poco dopo che il sacerdote si è sentito male in sacrestia, non abbia funzionato per motivi ancora in corso di accertamento. Nella giornata di martedì, però, lo strumento è stato prelevato per capire cosa fosse successo, ma in quell’occasione tutto è filato liscio. L’intervento del 118 è stato comunque tempestivo e pare che il mancato funzionamento del defibrillatore non abbia pregiudicato il triste destino toccato a don Donato.