C’è un filo sottile che lega la vita e la morte e che può concretizzarsi attraverso un gesto di grande solidarietà quale può essere la donazione degli organi. Martedì mattina, all’ospedale San Luca di Vallo della Lucania, il cuore di un giovane 17enne cilentano ha cessato di battere, e nonostante il dolore e la sofferenza, la famiglia ha deciso di donare i suoi organi per salvare la vita ad altre persone, in attesa di trapianto. L’equipe del Reparto di Rianimazione, guidata dal dottor Michele Bosco, ha così lavorato incessantemente per tutta la notte per l’espianto e si è poi proceduto all’attivazione della successiva fase di trapianto per i pazienti in lista d’attesa.
La cultura della donazione degli organi è sempre più frequente negli ultimi anni non solo sul territorio cilentano ma in diverse zone dell’Asl Salerno, riuscendo ad unire vita e morte e dare una speranza a chi ha bisogno. Proprio nei giorni scorsi, l’Azienda Sanitaria di via Nizza ha celebrato gli ottimi risultati raggiunti nel primo trimestre del 2025 nell’ambito delle attività legate alla donazione degli organi, in particolare all’Umberto I di Nocera Inferiore, dove sono state effettuate 4 osservazioni di morte encefalica, con 3 prelievi multiorgano.
L’Asl Salerno continua il suo impegno in una maggiore sensibilizzazione della popolazione su questa cultura: ogni donazione è un nobile gesto di solidarietà ma soprattutto di speranza e può fare la differenza per salvare tante vite.