Si rifornivano nel napoletano per rivendere gli stupefacenti in diverse piazze di spaccio del salernitano. All’alba di martedì quattro organizzazioni criminali sono state smantellate dal blitz del Comando Provinciale dei Carabinieri, avviato al termine di un anno di indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Salerno. Quarantadue misure cautelari, di cui 19 in carcere, 14 ai domiciliari e 9 agli obblighi di dimora sono state eseguite a Salerno, Capaccio, Battipaglia, Eboli, Torre Annunziata, Castello di Cisterna, Varese, Torino e Napoli, dai militari che hanno provveduto a sequestrare 1500 dosi di cocaina e hashish. Tutti gli indagati sono accusati di associazione a delinquere finalizzata alla detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti o del singolo reato di spaccio. Tra i coinvolti anche Francesco D’ISABELLA venticinquenne pregiudicato di Marina di Camerota per cui è stato disposto l’obbligo di dimora. L’operazione, denominata “Vasi Comunicanti”, è nata come costola dell’indagine “Belvedere” che nel mese di luglio 2012 aveva condotto all’arresto, per traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, di 13 persone originarie ed operanti a Battipaglia. Tutto è partito dall’attività di monitoraggio avviata a carico di due spacciatori ebolitani, che ha permesso di individuare i 4 gruppi criminali operanti nelle aree di Battipaglia – Eboli – Baronissi e Salerno. Essi diversificavano le piazze di spaccio (abitazioni, piazze, bar ecc.) e prescrivevano ai pusher di spostarsi in coppia per rendere più difficile l’attività investigativa.La maggior parte della droga veniva acquistata nella città di Torre Annunziata ove il fornitore di riferimento era Giuseppe Gallo, referente dell’omonimo clan. Nell’Area di Eboli poi operava un gruppo composto da Michele Ginetti, noto sia per la sua militanza negli ultras della locale squadra di calcio che per il possesso di un avviato negozio di abbigliamento, Ruggiero Mario, Albano Daniele, Giordano Alfredo e D’Agostino Giuseppe i quali avvalendosi, tra gli altri, anche della fidanzata e della sorella del Ginetti, usate come staffette per i corrieri, riuscivano a smerciare nelle piazze ebolitane hashish, cocaina e marjuana che al “gruppo” veniva fornita da Gallo e Abbate Ciro di Torre Annunziata. La particolarità è che tra i clienti di Ginetti figura anche un un noto avvocato penalista di Eboli e diversi imprenditori della zona. Nell’Area di Battipaglia, poi il capo risultava Giovanni Gambone che si avvaleva di altre persone tra cui Raffaele Russo di Capaccio per immettere sul mercato la cocaina. Nell’Area di Battipaglia,invece il capo risultava Giovanni Gambone che si avvaleva di altre persone tra cui Raffaele Russo di Capaccio per immettere sul mercato la cocaina. Per eludere gli investigatori i pusher utilizzavano telefoni cellulari con intestatari fittizi, e un linguaggio criptico. Nel corso delle indagini sono state segnalate alla Prefettura 65 persone per consumo di sostanze stupefacente e sono state eseguite anche 66 perquisizioni, impegnando 300 carabinieri, coadiuvati da unità cinofile e da un elicottero dell’Elinucleo di Pontecagnano. Raffaele Russo, 29enne di Capaccio e Luca Salvati, 24 anni di Castel San Giorgio, resisi irreperibili nella prima fase dell’operazione sono stati rintracciati rispettivamente a Castel San Giorgio e Follonica e collocati in regime di arresti domiciliari.
Daria Scarpitta