Da ieri Mario Scarpitta e Vincenzo di Giacomo, entrambi di Sapri, sono indagati per ricettazione. Al termine di una lunga indagine la procura della repubblica di Sala Consilina ha emesso nei loro confronti un avviso di garanzia per i reati che gli sono stati contestati dai carabinieri dopo gli accertamenti sulla scomparsa di un torchio da un albergo di Vibonati. I diretti interessati respingono al mittente ogni accusa. “ La loro unica colpa – riferisce il difensore di fiducia l’avvocato Rocco Colicigno – è stata quella di aver rinvenuto in una scarpata della strada che da Sapri conduce a Torraca, l’antica pressa smontata in diversi pezzi di legno, in cattivissimo stato di conservazione, che era stato abbandonato e che i miei assistiti hanno recuperato ma non restaurato”. Il torchio del 600 del valore di sette mila euro era scomparso dall’Hotel Le Terrazze. Una struttura chiusa ormai da tempo. I carabinieri della stazione vibonatese appena dopo la denuncia avviarono le indagini che portarono al monitoraggio di tutti i restauratori di mobili antichi presenti sul vasto territorio del basso salernitano. Un sopralluogo che consentì di rintracciare il prezioso torchio. Era in possesso di due amici di Vibonati che hanno dichiarato di averlo acquistato per 1.500,00 euro dai due sapresi. Gli sprovveduti acquirenti sono stati denunciati per incauto acquisto. L’ antica pressa fu restituita al proprietario dell’Hotel. I presunti ricettatori respingono ogni accusa. “ Siamo convinti – precisa il legale – che si tratta di un equivoco e che nel corso del processo sarà provata la buona fede dei miei assistiti” . Intanto gli uomini del capitano Tamorri proseguono le indagini per arrivare ad identificare gli autori del furto. L’antica pressa fu rinvenuta nell’abitazione di uno dei due acquirenti vibonatesi che l’aveva messa in bella mostra come oggetto ornamentale.
Antonietta Nicodemo