Bufera giudiziaria sul Comune di Eboli. A pochi giorni dalla nuova vittoria alle urne, il sindaco rieletto con quasi l’80% delle preferenze Massimo Cariello è finito agli arresti domiciliari. Stamane i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Salerno hanno dato esecuzione all’ordinanza emessa dal Gip del locale tribunale nei confronti del primo cittadino e di altre 4 persone, per cui è scattata l’interdizione dai pubblici uffici per 12 mesi. Le accuse contestate agli indagati, a vario titolo, sono di corruzione, abuso d’ufficio, rivelazione e utilizzazione di segreti di ufficio, e falsità ideologica in certificati per aver condizionato, in cambio di favori di varia natura, due procedure concorsuali: una indetta presso il Comune di Eboli per l’assunzione di due educatori di asilo nido a tempo indeterminato e una avviata presso il Comune di Cava de’ Tirreni per la selezione di 10 istruttori direttivi amministrativi. Nei guai, oltre a Cariello, sono finiti anche Giuseppe Barrella, responsabile del Settore Urbanistica del Comune di Eboli; Francesco Sorrentino, Direttore dell’Area Amministrativa del Comune di Cava de’ Tirreni; Annamaria Sasso e Vincenzo D’Ambrosio, rispettivamente presidente e componente della commissione esaminatrice del concorso indetto ad Eboli. Secondo quanto emerso dalle indagini della Procura di Salerno, per la selezione a educatore di asilo nido il sindaco aveva concordato l’ordine della graduatoria con la Sasso e D’Ambrosio, in quanto membri della commissione, favorendo l’assunzione di un candidato a lui vicino. In cambio aveva promesso ai due componenti della commissione, entrambi dipendenti comunali, incarichi più importanti in Comune. Invece per la selezione a Cava de’ Tirreni per favorire un candidato a lui vicino, Cariello aveva chiesto e ottenuto dal funzionario cavese Sorrentino, componente della commissione d’esame, gli argomenti della prova, promettendogli in cambio di adoperarsi per evitare la nomina a Presidente del Consorzio farmaceutico di Salerno di un soggetto non gradito a Sorrentino, Direttore generale del consorzio. Nel corso delle indagini è emerso anche il rilascio da parte di Cariello e del funzionario Barrella di titoli autorizzativi illegittimi a due imprenditori per la realizzazione di un impianto industriale nella zona agricola della Piana del Sele sottoposta a vincolo paesaggistico. In cambio i due imprenditori si sono prestati alle richieste del sindaco di concedere fondi ad associazioni che hanno organizzato eventi ad Eboli patrocinati dal Comune. In questo contesto stamane è stato sequestrato l’impianto industriale in questione di proprietà della Alphacom Italia S.r.l.
Daria Scarpitta