Massimo Cariello ha rassegnato le sue dimissioni da sindaco di Eboli.
La decisione è arrivata in seguito alla vicenda giudiziaria che lo vede coinvolto nell’inchiesta della Guardia di Finanza con l’accusa di corruzione, rivelazione di segreto d’ufficio, abuso di ufficio e falso ideologico, insieme a quattro funzionari dei Comuni di Eboli e Cava de’ Tirreni.
Adesso Cariello avrà 20 giorni di tempo per ripensarci, dopo di che il Prefetto dovrà procedere alla nomina di un commissario prefettizio che dovrà guidare il comune fino alla prossima primavera quando gli elettori saranno chiamati nuovamente alle urne per il rinnovo del consiglio comunale. Solo nel settembre scorso gli ebolitani avevano riconfermato la fascia tricolore a Massimo Cariello con l’80% dei voti evitandogli il ballottaggio. Dopo poche settimane è arrivato l’ordine di arresto per abuso d ‘ufficio e corruzione. Secondo gli investigatori, insieme agli altri indagati, avrebbe condizionato l’esito di concorsi pubblici indetti dai Comuni di Eboli e di Cava de’ Tirreni. Dopo 20 anni il primo cittadino super votato è costretto ad uscire di scena dicendo addio alla politica. Cariello è ancora oggi agli arresti domiciliari e i reati che gli vengono contestati sono gravissimi e supportati da prove schiaccianti, in mano alla Giustizia anche 10 mila ore di intercettazioni telefoniche. Per Eboli inizia il conto alla rovescia per una nuova era politica e amministrativa.
Antonietta Nicodemo