Il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano investe sulla formazione per i danni da cinghiale. Il 7 febbraio è iniziato il corso, di sette lezioni complessive, che insegna le nuove metodologie di stima dei danni da fauna selvatica e relativa prevenzione. I corsisti sono i 28 Carabinieri provenienti dalle 18 stazioni ricadenti nell’area protetta e appartenenti al gruppo forestali, quelli che hanno in carico anche la tutela del patrimonio naturale, sarebbero gli ex militari della Guardia Forestale. Con loro ci sono anche i dipendenti dell’Ente Parco che in affidamento le funzioni in materia di danni da fauna selvatica e la gestione del Piano di Emergenza Cinghiali . Un corso che punta a formare personale qualificato nella lotta controllata ai cinghiali e soprattutto in grado di quantizzare i danni. Il piano anti-ugulati è ormai prossimo ad entrare in vigore. Tra qualche settimana verranno attivati i selecontrollori per gli abbattimenti selettivi dei cinghiali nel territorio del Parco. Subito dopo si procederà alla realizzazione dei recinti di cattura e si arriverà alla macellazione e commercializzazione delle carni. Una filiera che secondo i vertici dell’area protetta, permetterà di creare nuova occupazione.