Lunedì prossimo l’assessore regionale alle opere pubbliche e della protezione civile Edoardo Cosenza sarà nel Vallo di Diano. Un incontro sollecitato da tempo dai sindaci del territorio per un confronto concreto sulla messa in sicurezza del fiume Tanagro. A destare allarme sono le condizioni in cui versano gli argini che in alcuni tratti sono inesistenti e in altri non sono più sufficienti a contenere le piene. Mettere in sicurezza il fiume vuol dire mettere a riparo da alluvioni tutti i comuni che si rincorrono lungo il tragitto del Tanagro e quindi tutelare l’incolumità pubblica. Nella mente dei cittadini sono ancora impresse le scene drammatiche causate dalle esondazioni del novembre 2010. In quell’occasione la metà del territorio di Polla fu evacuato e allagamenti di campagne, aziende e case, si verificarono anche a Sala Consilina, Padula e in molte altre zone attigue al fiume. Allora furono realizzati lungo il percoso del fiume alcuni interventi di manutenzione, lavori tampone che non hanno però messo a riparo il territorio da nuove esondazioni e l’arrivo delle prossime piogge preoccupa gli amministratori che temono per la sicurezza dei cittadini. La paura di finire sott’acqua ha spinto, proprio in questi giorni, la comunità di Sassano ad indire una petizione popolare per sollecitare gli organi competenti a mettere in sicurezza il Tanagro. Da tempo, infatti, il consorzio di bonifica non riesce ad eseguire i lavori di manutenzione ordinaria per mancanza di fondi dalla regione. L’incontro con Cosenza dovrà servire, dunque, a comprendere se il governo campano è disposto ad assumersi impegni precisi sull’emergenza Tanagro e su altre questioni legate al dissesto idrogeologico, che continuano a mettere a repentaglio la sicurezza pubblica con frane e caduta massi ( in particolare sulla rete viaria ). La riunione di lunedì 11 novembre con l’assessore regionale alla protezione civile si terrà a Polla, a partire dalle 18.00, presso il convento di Sant’Antonio, dove sono invitati tutti gli amministratori locali. L’ auspicio è che Cosenza non diserti l’importante incontro.
Antonietta Nicodemo