Dopo le lettere di licenziamento, denunciano la possibile privatizzazione del ciclo dei rifiuti.
Il prefetto di Salerno, Gerarda Maria Pantalone, ha convocato per mercoledì prossimo il Commissario liquidatore del Consorzio di Bacino Salerno Tre, per discutere della ormai ben nota, chiusura della Ergon, la partecipata che si occupa del ciclo dei rifiuti nei comuni del Diano e del Golfo e del consequenziale licenziamento dei 105 lavoratori. L’appuntamento è stato fissato dopo le proteste intraprese dai lavoratori all’indomani del ricevimento delle lettere di cessazione dell’attività della Spa. Ma ora, hanno fatto sapere tramite una lettera diffusa anche alla Stampa, “oltre al danno la beffa”. “Dopo essere stati trasferiti, nei mesi scorsi, dalle dipendenze di una società pubblica ad una privata, attraverso la cessione di un ramo d’azienda alla Ergon da parte del Cda dell’ente consortile, ora la spa ha deciso di chiudere i battenti, mandandoci a casa”. Nei documenti, i lavoratori denunciano il tentativo di accaparramento dell’intera area di trasferenza dei rifiuti di Polla da parte dei privati. Si tratta, evidenziano nella missiva i dipendenti, di un atto illegittimo, poiché l’impianto a suo tempo realizzato con soldi pubblici. Oggi, invece, potrebbe diventare improvvisamente privato, proprio quando tutti gli altri impianti campani, con i prossimi interventi legislativi, dovrebbero essere di esclusiva competenza pubblica. Bisogna interrompere concludono , i lavoratori, i soliti giochetti politici, tutte le autorità devono adoperarsi affichè questo ennesimo scippo sia portato a termine.
Roberta Cosentino