I porti del basso salernitano hanno retto alle mareggiate. I bollettini che arrivano dalla Guardia Costiera di Sapri e dalla capitaneria di porto di Palinuro, sono rassicuranti. Gli approdi risultano agibili. La guardia costa sta tenendo sotto controllo l’intero litorale registrando, in particolare, cedimenti di muretti, depositi di detriti sulle spiaggia e nelle aree ad essere limitrofe. La strada nazionale, nella parte che costeggia il lungomare saprese, continua ad essere vittima di allagamenti, causati delle onde che con le mareggiate superano il muretto della seconda passeggiata e raggiungono la strada. Un fenomeno che puntualmente costringe l’anas a disporre l’interdizione al traffico in attesa che l’acqua defluisca. La mareggiata di mercoledì scorso ha anche messo a dura prova i massi in cemento armato che proteggono il faro situato davanti all’ospedale saprese. La violenza del mare è stata tale da spostare alcuni di quei massi. La il Comandante Gaetano Scotta della Guardia Costiera si è già attivata per chiedere alle autorità competenti interventi per la messa in sicurezza del faro, che fortunatamente, nonostante il mare in tempesta non ha subito danni strutturali. Le onde lunghe e violente, inevitabilmente, hanno divelto o spezzato alcune delle strutture in legno degli stabilimenti balneari, chiusi dalla scorsa stagione estiva. A Policastro il mare oltre a mettere sotto sopra la spiaggia ha anche inondato le campagne circostanti il litorale. A Marina di Camerota le mareggiate hanno fatto crollare parte della carreggiata della MIngardina, dove si circola a senso unico alternato . Quanto accaduto lungo la costa cilentana a causa del mare in tempesta impone alla politica di intervenire subito per la contro l’erosione costiera. La sicurezza pubblica è in pericolo e l’economia balneare è già in ginocchio.
Antonietta Nicodemo