I fatti di cronaca nazionale, quasi quotidianamente, richiamano l’attenzione dell’opinione pubblica su episodio che vengono definiti “ femminicidi” perché le vittime sono donne assassinate da uomini. Uomini che quelle stesse donne , amavano, ma erano uomini violenti, perché gelosi o possessivi o comunque disturbati mentalmente. In quasi tutti i casi le vittime avevano segnalato all’autorità competenti ed anche ai familiari i disagi che vivevano all’interno della coppia ma i loro gridi d’allarme sono rimasti inascoltati. Le condizioni che si ritrovano a vivere queste donne, le difficoltà che incontrano nell’affrontare i disagi che vivono tra le mura di casa, il silenzio della politica, l’assenza delle politiche sociali, le assurdità di alcune disposizioni legislative in materia saranno al centro di discussione della giornata intitolata “ Per ricordare e non dimenticare Pierangela” . Si tratta della donna di 39 anni che nel 2014 fu accoltellata dal mariti Sandro Pili, di Sapri nella loro abitazione di Vibonati, a ridosso dell’ospedale saprese. Morì dissanguata nel suo letto tra le braccia del figlio, che allora frequentava le medie. L’uomo è stato condannato a 17 anni di carcere. Il figlio è stato affidato ad una casa famiglia. Pierangela non c’è più ma parenti e amici non vogliono far sbiadire il suo ricordo. Il 28 marzo prossimo sarà ricordata con un incontro pubblico che si terrà nel Castello di Torraca, paese in cui vive la madre ed una delle due sorelle di Pierangela. Nell’occasione sarà presentato il libro del giornalista Alessandro Cirigliano dal titolo “ Dallo stesso ventre” . Interverranno tra gli altri: il consigliere per le pari opportunita della regione Campania Loredana Raia e l’avvocato Giovanni Falci, dell’associazione onlus “ Mai più Lucrezia” che ha anche assistito i familiari di Pierangela Gareffa nel processo contro il marito assassino.
Antonietta Nicodemo