Dopo l’incendio a San Giovanni a Piro il Consigliere regionale Enzo Maraio chiede al Governo De Luca l’attivazione immediata di squadre antincendio regionali nei territori più a rischio per evitare che altri luoghi di pregiato valore ambientale e paesaggistico finiscano in fumo per mano dei piromani. La richiesta è contenuta nell’interrogazione a risposta scritta, depositata in regione, e indirizzata all’assessore all’ambiente Fulvio Bonavitacola. Maraio ha preso spunto da quanto accaduto domenica scorsa in località Ceraseto di San Giovanni a PIro per sottolineare la necessità di avviare al più presto il servizio antincendio boschivo per l’annualità 2018 “ valutando – scrive Maraio – la possibilità di prevedere nel periodo antecedente, l’attivazione di squadre sui territori esposti a maggiore rischio “ . Nell’interrogazione viene evidenziato che il recente incendio ha distrutto un area di alto pregio naturalistico e che a spegnerlo sono stati i volontari della protezione civile del gruppo lucano e i vigili del fuoco. Dai primi accertamenti la causa dell’incendio sarebbe di origine dolosa. “ Un episodio – spiega Maraio all’assessore all’ambiente Bonavitacola – che si è verificato durante i primi giorni con temperature elevate rispetto alla media stagionale in un territorio, come è quello del Golfo di Policastro, già enormemente danneggiato dagli incendi della scorso anno”. Basti ricordare le fiamme che proprio alla frazione Scario di San Giovanni a Piro bruciarono per più di una giornata ettari interi di vegetazione avvicinandosi alle strade e alle abitazioni, mettendo in serio rischio l’incolumità pubblica. Di qui l’interrogazione all’assessore regionale all’ambiente che si spera faccia proprie le preoccupazioni delle istituzioni locali e dei cittadini rappresentategli da Maraio. “ Per far fronte all’emergenza incendi – spiega il vice sindaco di San Giovanni a Piro Pasquale Sorrentino – occorre lavorare sul fronte poltico, sul controllo del territorio e sul piano educativo, provando ad immaginare il nostro paesaggio come un luogo inviolabile “.
Antonietta Nicodemo