L’impianto di depurazione di Capaccio-Paestum è stato sottoposto a sequestro dalla Capitaneria di Porto di Salerno, su disposizione della locale Procura della Repubblica. L’operazione “Carrier”, illustrata stamane in una conferenza stampa, ha permesso di chiarire che è proprio dall’impianto di Varolato che sono fuoriusciti i dischetti di plastica, chiamati appunto “carrier”, poi trovati, dopo un primo avvistamento a Ischia, su gran parte delle coste tirreniche, in particolare sui litorali calabresi, campani, laziali e toscani.Le indagini al momento sono finalizzate ad accertare quali siano state la cause della fuoriuscita dei “carrier” e quale sia il livello inquinante del fenomeno. Da qui il sequestro dell’impianto che blocca il pericolo di ulteriori fuoriuscite. Il depuratore aveva dato problemi sin da gennaio scorso, dopo un danneggiamento seguito ad alcune mareggiate . In quei giorni le acque, anche se depurate, finivano per essere sversate a riva, anziché a miglia dalla costa . Poi a febbraio un ulteriore aggravamento della situazione con la fuoriuscita di acque sporche per il cedimento di una griglia mentre erano in corso dei lavori all’interno dell’impianto. Infine, recentemente, l’ultimo episodio, generato pare da un cedimento strutturale di una vasca dell’impianto, che ha finito per interessare tutte le coste tirreniche e per attirare l’attenzione dei media nazionali. Il sindaco Palumbo nella giornata di ieri aveva commentato la vicenda puntando il dito proprio sui lavori all’impianto. “L’Amministrazione comunale – aveva detto- ha fatto diversi ordini di servizio e contestazioni all’impresa esecutrice dei lavori, presso l’impianto di Varolato, per come stava eseguendo l’ultimazione degli interventi fino a rilevare che quello che doveva essere un progetto “migliorativo”, ossia l’installazione dei famigerati “dischetti”, ha, paradossalmente, prodotto i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Ovviamente, ci sono delle responsabilità che competerà, eventualmente, alla Magistratura accertare, anche in considerazione delle dettagliate relazioni che la nostra Amministrazione ha tempestivamente depositato». Oggi è scattato il sequestro. Mentre aumentano le preoccupazioni, in vista dell’avvio della stagione balenare e del periodo di assegnazione dei riconoscimenti ambientali, si attende di conoscere anche le conseguenze penali della vicenda .
DARIA SCARPITTA