Affondo del Presidente del Consorzio di Bonifica Vallo di Diano Beniamino Curcio sul Presidente del Parco in merito allo stato del Tanagro. Nei giorni scorsi Tommaso Pellegrino nello spingere su un tema a lui caro, quello della sburocratizzazione, aveva lanciato l’allarme per il rischio esondazione del fiume, in particolare nel tratto Silla- Sala denunciando l’inerzia degli Enti coinvolti. Ora arriva la replica di Beniamino Curcio che, nel sottolineare che il Consorzio non ha alcuna competenza specifica riguardo alla gestione del Tanagro, rivendica comunque l’impegno sulla vicenda. “Sono decenni che il fiume versa in un grave stato di incuria e di abbandono- ha detto- E’ da solo un anno che sono alla guida del Consorzio ma ho avvertito il dovere di occuparmi da subito di tale questione”. Curcio fa sapere che assieme a Campania Ambiente, società in house della Regione, sono stati programmati una serie di interventi per ridurre le criticità da Casalbuono a Polla “Dopo decenni di abbandono – ha detto – si metterà mano ai lavori e lo farà il Consorzio con Campania Ambiente. Questo lo sanno i Comuni che si affacciano sul fiume avendo ricevuto una nota della Regione. Abbiamo definito un tavolo tecnico presso la Regione per monitorare gli interventi in corso” . Curcio fa presente inoltre che nell’aprile 2019 è stato approvato un progetto esecutivo cantierabile per la sistemazione del fiume per un ammontare di 10,5 milioni di euro per cui si è in attesa del finanziamento e che in occasione delle ultime piogge, quando si sono verificate due rotture, una a Sassano e un’altra a Sala, il Consorzio si è dato da fare anticipando le somme necessarie . Il presidente in ultimo, lamenta l’incapacità di fare squadra sul territorio e di condividere i problemi reali, non disdegnando una punzecchiatura all’indirizzo di Pellegrino. “Il Consorzio continuerà a fare la sua parte- ha concluso Curcio- tuttavia è doveroso ricordare che potrebbe fare molto di più se non fosse costretto a combattere su più fronti, a partire da quei Comuni, tra cui Sassano, che non pagando i contributi arretrati per migliaia di euro, certamente ne ritardano l’azione.”
Daria Scarpitta