Una boccata d’ossigeno non sufficiente a coprire l’enorme debito della Regione con gli operai.
Pietro D’Angelo “Si gioca sull’equivoco”.
Dalla Regione Campania arriva lo sblocco dei primi fondi destinato alla forestazione: 18 milioni di euro, per gli Enti Delegati, individuati dalla legge regionale 11/96. A comunicarlo, nella tarda serata di ieri, è stata Daniela Nugnes, consigliere del presidente Caldoro per l’Agricoltura. “Stiamo dimostrando coi fatti attenzione al problema”, lo sostiene la Nugnes, la quale ha dichiarato che “dopo il via libera della giunta regionale di venerdì scorso, il decreto numero 47 della prima anticipazione per il comparto forestale, rappresenta il tangibile atto per la soluzione della drammatica contingenza in cui versano i lavoratori coinvolti”. Una situazione che, se gestita con attenzione e responsabilità – ha detto la Nugnes- potrà rivoluzionare in maniera virtuosa l’intero settore nella nostra regione. Una buona notizia, dunque, per i lavoratori delle Comunità Montane in attesa di percepire gli stipendi arretrati da 14 e da 16 mesi, anche se si tratta solo di una boccata di ossigeno e dal sapore amaro secondo quanto si apprende dalle parole di Pietro D’Angelo. Il segretario generale presso la Comunità Montana Bussento- Lambro e Mingardo dichiara che ” la Regione si vanta di aver erogato circa 20 milioni di euro ma in realtà si gioca sull’equivoco. E’ vero che la Regione ha elargito ma si tratta di fondi del 2012 e soldi con i quali, il prossimo Maggio, si riusciranno a pagare, ai 350 operai della Comunità Montana Bussento Lambro e Mingardo, solo i mesi di settembre e ottobre 2012″. Occorrerebbero altri 40 milioni di euro per restituire gli arretrati fino ad Aprile 2013, dice Pietro D’Angelo. Il reddito pregresso della Regione risale al 2011, dal quale anno, si avanzano ancora 15 milioni di euro. Ecco il perché dell’attuale tragica condizione. Se, dunque, non si salda l’utile più arretrato e nel frattempo gli operai continuano a lavorare, il debito della Regione aumenta e la situazione non si risolverà mai. Il settore rischia il collasso.
Caterina Guzzo
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