“Le condizioni disastrose della viabilità stanno mettendo in ginocchio l’economia cilentana. Regione, provincia, anas , parco nazionale e comuni devono, in tempi strettissimi, mettere in sicurezza le strade interdette al traffico a causa di movimenti franosi”. Questo è l’appello disperato che gli operatori turistici hanno racchiuso nella petizione già sottoscritta da 45 imprenditori e che in questi giorni sarà inoltrata agli enti competenti. Quello che chiedono è l’istituzione di un tavolo di discussione istituzionale attraverso il quale arrivare al ripristino della viabilità soprattutto sulle arterie particolarmente trafficate. “La passata stagione estiva – spiegano gli operatori – ha dimostrato, in particolare l’impellente necessità di intervenire su tre arterie: la cilentana nel tratto tra Agropoli e Prignano, dove da mesi un enorme frana impedisce la normale circolazione e poi, sulla strada regionale nel comune di San Mauro La Bruca, la cui chiusura ha portato all’interruzione dei collegamenti per Palinuro e lo scalo ferroviario di Pisciotta. Gli imprenditori turistici chiedono inoltre il ripristno della vibailità sulla strada che collega Pisciotta ad Ascea che costantemente viene chiuisa al traffico perché interessata continuamente da smottamenti e avallamenti. Gli imprenditori turistici cilentani auspicano che questa volta politici e amministratori accolgano l’ennesimo appello per il ripristino di una viabilità degna di un paese civile che sta vanificando tutti gli sforzi degli operatori. Fino ad oggi sono cadute nel vuoto le richieste di messa in sicurezza avanzate dai sindaci e comitati cittadini.
Antonietta Nicodemo