E’ stata un’azione tempestiva, un’indagine scrupolosa e precisa che in poco più di venti giorni è riuscita ad assicurare alla giustizia i responsabili del furto all’oro di San Pantaleone, compiuto nella notte del primo febbraio nella cattedrale di Vallo della Lucania. I Carabinieri della locale Compagnia agli ordini del comandante Mennato Malgieri coordinati dalla Procura vallese hanno lavorato fino a stringere il cerchio attorno a coloro che avevano attentato al cuore stesso di Vallo della Lucania . Ed eccoli qua i 5 rumeni arrestati dai Carabinieri del Comando Provinciale di Salerno, in collaborazione con la Polizia Rumena,nelle foto diffuse nel corso della conferenza stampa che ha avuto luogo stamane. Si tratta del 32enne Angel Calin, del 22enne Florin Vandan Silaghi, del 33enne Marius Cutitar, del ventenne Andrei Ciprian Lacatus e del 30enne Calin Ciurar. Due di loro acciuffati dopo essere rientrati domenica in Italia sono in carcere a Cosenza, gli altri tre invece sono ancora nel loro paese d’origine. Si tratta di 5 degli otto componenti la banda che le telecamere avevano ripreso mentre sfondava la porta laterale d’ingresso della Chiesa per entrare e impossessarsi dell’oro custodito nella teca di vetro al lato dell’altare. Immagini che erano state mostrate anche a Chi l’ha visto per cercare di risalire ai responsabili. Ma i Carabinieri di Vallo della Lucania hanno lavorato alacremente attraverso un’attività tecnica consistita nell’analizzare i migliaia di veicoli in transito sulla Sa-Rc, al termine della quale il cerchio si è chiuso attorno a tre veicoli individuati con intuito investigativo e di cui si è risalito agli intestatari nonostante si trattasse di un’operazione complessa avendo targhe bulgare e rumene. Poi da qui si è passato ad agganciare le celle telefoniche e la banda è stata rintracciata. Niente da fare per il momento per l’oro invece il cui valore è stato stimato ammonterebbe a 100 mila euro, pur se quello affettivo è di gran lunga superiore. Ma gli inquirenti sono speranzosi . Sono a conoscenza di diversi tentativi messi in campo dai malviventi per smaltire l’oro, tentativi non andati però a frutto e che potrebbero significare che la refurtiva c’è ancora da qualche parte e almeno parzialmente potrebbe essere recuperata. Se così fosse, sarebbe davvero un risultato completo per gli investigatori che hanno dato alla città colpita in un’operazione che non era certo semplice anche perché la banda di rumeni dopo aver messo a segno il colpo ed essere fuggita per un vicoletto bucando le ruote delle macchine in piazza per evitare che qualcuno potesse inseguirla è subito partita alla volta della Romania. Alle 19 del giorno stesso in cui ha compiuto il furto aveva già raggiunto il paese natio. Intanto cinque componenti sono stati assicurati alla giustizia e per altri due che si stanno ancora rintracciando in Romania è scattato lo stesso provvedimento d’arresto.
Daria Scarpitta