Frode fiscale da 300 milioni di euro. La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Salerno ha messo a segno l’operazione “Alveare”, che ha portato all’arresto di 9 persone, 4 in carcere e 5 ai domiciliari, al divieto di dimora di un altro individuo, e al sequestro preventivo di beni per un valore di oltre 54 milioni di euro. In totale 64 le persone finite sotto inchiesta e 28 le società nel mirino dei finanzieri.
L’operazione scaturisce da un’articolata indagine condotta dalla Procura di Nocera Inferiore e dalle Fiamme Gialle salernitane, sviluppatasi attraverso accertamenti di tipo documentale e bancario, perquisizioni e sequestri e un’intensa attività di intercettazioni telefoniche e ambientali.
In particolare, è stato possibile scoprire una complessa organizzazione criminale, con ramificazioni in Italia e all’estero, architettata allo scopo di compiere principalmente reati fiscali attraverso la gestione e il controllo di un gruppo di società prive di reale struttura organizzativa e capacità operativa, in cui venivano emesse e utilizzate fatture per operazioni inesistenti e veniva fornita liquidità in contanti ad imprenditori complici.
Associazione per delinquere, riciclaggio, frode fiscale e truffa aggravata ai danni dello Stato, sono solo alcuni dei reati a cui dovranno rispondere gli indagati, tra i quali risultano arrestati due soggetti a Pagani, due a Montecorvino Pugliano e uno a Caserta.