Dopo la partita persa dalla Gelbison contro il Cosenza, il presidente dei rossoblu, Antonio Piccininno, fa un bilancio della stagione calcistica e nonostante la sconfitta al “San Vito”, il patron dei vallesi parla di un’annata fantastica. “Quello con i calabresi era un match che un pò tutti noi, staff e tifosi, contavamo di vincere, ha detto Piccininno. Eravamo entusiasti di affrontare la gara. Si stava ricreando quel clima precampionato e siamo entrati in campo con il proposito di fare risultato ma quando l’esito è stato negativo c’è stata subito tanta amarezza, anche perché, quando si guarda ad un 3-0 si pensa ad una vittoria di merito. Non lo è stata invece quella del Cosenza, che fino all’espulsione di Melcarne ha fatto ben poco. Nessuna amarezza, dunque, se avessimo perso contro una squadra superiore”.
Sono queste le dure parole del presidente della Gelbison, il quale si risolleva, quando parla dei suoi ragazzi, della società e dell’organico, che per dieci mesi hanno viaggiato sempre insieme. Se si pensa che il Team non si è mai diviso e che ci sono calciatori che hanno disputato anche 33 partite in campo, come squadra abbiamo un valore aggiunto, ha dichiarato il patron dei vallesi.
Emergono di nuovo parole ‘scure’, invece, quando si affronta l’argomento futuro. “Sarebbe meraviglioso continuare tutti insieme- ha riferito il presidente della Gelbison– ma sappiamo che non è così. Questo sport, al di là delle amicizie e dell’attaccamento alla maglia, si basa su altro, si basa sul denaro. Bisogna capire, dunque, se a Vallo c’è ancora voglia di far continuare il gioco del calcio. Al momento mancano le risorse economiche per andare avanti. Proseguire come si è fatto finora, con sempre le stesse persone che sacrificano famiglia e affetti per l’amore del pallone, non è possibile”.
A breve la Gelbison farà un’adunanza per fissare una nuova assemblea all’interno della quale si deciderà la sorte della società. “Ora – confida il presidente dei rossoblu- è il momento di una vacanza per tutti ma prima ci sarà una cena con i calciatori, perché, dopo aver condiviso un’intera stagione calcistica insieme, da soli ci sentiamo spaesati”. Le casse della società non consentono invece di organizzare una festa per la tifoseria, alla quale, fa sapere Piccininno, dobbiamo dire grazie, assieme agli sponsor, per il supporto e la costante presenza che hanno regalato alla squadra.
Caterina Guzzo