Il gioco d’azzardo è una vera e propria spina nel fianco anche nelle piccole comunità a sud di Salerno. Lo dimostra l’inchiesta “L’Italia delle slot, compiuta dai quotidiani locali del Gruppo Gedi, dal Visual Lab e da Dataninja che hanno messo a disposizione di tutti, dati consultabili anche online relativi ai singoli Comuni italiani. Per quanto riguarda il territorio a sud di Salerno , confrontando i Comuni capofila delle 3 aree di riferimento, Cilento, Diano e Golfo, vale a dire Vallo della Lucania, Sala Consilina e Sapri, è la prima cittadina ad avere dati più allarmanti in una generale situazione di rischio. Vallo della Lucania con i suoi 8400 abitanti circa ha speso nel 2017 in giocate 15,98 mln di euro, vale a dire 1885 euro pro-capite. 108 sono gli apparecchi presenti in città pari a 12,7 ogni 1000 abitanti. Rispetto al 2015 le giocate sono cresciute del 12%. A Sapri non va molto meglio. Ha speso complessivamente nel 2016 9,72 milioni in giocate, tra videolottery e new slot , pari a 1447 euro pro-capite. Nella cittadina ci sono molti apparecchi, più che a Vallo. Sono 121, vale a dire 18 ogni mille abitanti. Un fenomeno che è un vero e proprio allarme sociale se si pensa che dall’anno precedente, ossia il 2015, sono cresciuti del 20% le giocate e del 11% circa il numero di apparecchi. Sala Consilina, città più grande, con il doppio degli abitanti di Sapri, ha eseguito nel 2016 15,95 milioni di euro di giocate, spendendo 1261 euro a testa, un valore stabile rispetto al 2015. Sono ben 152 gli apparecchi in città ma, vista la popolazione maggiore, sono solo 12 ogni 1000 abitanti. Guardando agli altri Comuni la situazione è altalenante. Nel Golfo di Policastro vanno meglio, in una posizione intermedia, i i Comuni di Ispani, San Giovanni a Piro e Santa Marina, sebbene bisogna tener conto della mobilità, di quanti cioè si spostano per andare a giocare a Sapri. Un dato rilevante è invece quello di Vibonati. Qui ci sono 68 apparecchi, 20 ogni 1000 abitanti e nel 2016 si sono spesi in giocate 4,36 milioni di euro, cioè 1330 euro pro-capite, un dato vicino a quello di Sapri.
Nel Vallo di Diano la situazione più drammatica si registra a Sassano con 2788 euro di giocate pro-capite e 17 apparecchi ogni mille abitanti. Anche Atena fa peggio di Sala Consilina: viaggia sui 1880 euro di giocate pro-capite e ha più di 24 apparecchi ogni 1000 abitanti. Si piazzano in una posizione intermedia Montesano sulla Marcellana e Polla. Nel Cilento i Comuni più virtuosi. Non arrivano ai mille euro di spesa pro-capite Pollica, Castellabate , Agropoli, che supera di poco le 500 euro, e anche Centola e Camerota che si aggirano sui 900 euro. Sicuramente i paesi che sembrano essere meno presi dalla febbre del gioco sono Sanza e Stio, piccoli ma anche con pochi apparecchi. A Sanza sono state effettuate nel 2016 170 euro di giocate pro-capite, a Stio solo 17 euro.
Daria Scarpitta