In sei contagiati a Riccione dopo una gita nel Cilento. Questa è l’informazione che arriva in questi giorni da alcuni media romagnoli con un capovolgimento di quelle che erano le notizie che sin dall’inizio della epidemia si sono susseguite sul territorio campano. Secondo quanto si legge su giornali e siti di informazione del riminese, prima il sacerdote della Chiesa degli Angeli Custodi di Riccione, Don Giorgio Dell’Ospedale, e poi sei suoi parrocchiani, sono risultati positivi dopo essere rientrati da una gita trascorsa proprio nel Cilento. Tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre sarebbero rientrati dal viaggio. Pare che il 19 e 20 settembre sarebbero stati ad Ascea. Comunque sia, il 3 ottobre il sacerdote avrebbe accusato i primi sintomi. Sebbene si faccia riferimento alla gita nel Cilento, pare però difficile che il contagio possa essere stato preso sul territorio, visti i pochi contatti con i locali, mentre potrebbe essersi sviluppato all’interno del gruppo stesso. Fatto sta che le condizioni di Don Giorgio, secondo quanto si apprende, si sono aggravate lo scorso martedì. Anche se era già ricoverato all’ospedale Infermi di Rimini, aveva voluto rassicurare i suoi fedeli, visto che la febbre era passata, ma poi c’è stato un aggravamento a livello respiratorio e l’uomo è stato spostato nel reparto di terapia intensiva. Gli altri 6 casi, emersi dopo che sono stati effettuati una cinquantina di tamponi tra coloro che sono andati in gita con il sacerdote, stanno bene o hanno lievi sintomi. Nella parrocchia sono state sospese tutte le celebrazioni e gli appuntamenti, eccetto la Santa Messa, mentre sono state messe in quarantena anche tutte le persone che, pur essendo risultate negative al tampone, hanno preso parte alla gita. Sono previsti altri tamponi sui contatti dei contagiati.
Daria Scarpitta