Il sindaco di Polla Rocco Giuliano torna a chiedere il sostegno degli altri Comuni nel mantenimento del servizio del Giudice di Pace. Con una lettera inoltrata nei giorni scorsi agli 8 comuni che si servono dell’organo di giustizia, Giuliano ha invitato tutti alla partecipazione ad un tavolo tecnico indetto per giovedì 16 gennaio alle 18.30 presso la Sala Giunta del Comune. “Più volte – si legge nella missiva – abbiamo avuto occasione di rammentare ai Comuni del comprensorio come, grazie agli sforzi compiuti da questa amministrazione, il Ministero della Giustizia ha inserito l’Ufficio del Giudice di Pace di Polla tra i soli duecento uffici mantenuti sull’intero territorio nazionale. Tale decisione ha tutelato gli interessi di tutti i cittadini valdianesi” . Giuliano ricorda come l’ufficio stia svolgendo efficacemente il suo lavoro grazie anche al distaccamento, dopo un accordo con la Regione Campania, di due dipendenti che sono addetti ora alla cancelleria. Tuttavia l’incremento delle competenze previsto per tali uffici giudiziari che diventeranno dei veri e propri piccoli Tribunali, ha spinto il primo cittadino a rivolgersi ai colleghi di Auletta, Petina, Salvitelle, San Pietro al Tanagro, Caggiano, Pertosa, Sant’Arsenio e San Rufo. “Si rende oggi ancora più necessaria- scrive il sindaco- una fattiva collaborazione di tutti i Comuni del comprensorio al mantenimento dell’ufficio. Tuttavia, a fronte di rassicurazioni fornite non è seguito il materiale impegno economico da parte delle amministrazioni. Occorre considerare – prosegue la lettera- che il rafforzamento di competenze rappresenta un forte riscatto per l’intero territorio a fronte dei torti subiti dal governo centrale che continua a sopprimere e impoverire gli uffici dislocati nel Vallo di Diano ma ciò comporterà anche un incremento delle controversie trattate con la conseguente necessità di un ulteriore rafforzamento delle risorse umane e materiali ad esso destinate “ Giuliano dunque fissa un tavolo tecnico per decidere come ripartire equamente tra i Comuni le spese e continuare a garantire il servizio.
Daria Scarpitta