Spopolamento, emigrazione, servizi a rischio. Non c’è differenza tra questo basso Cilento e quello degli anni addietro quando forse con più speranza si pensava a dare il via allo sviluppo. Oggi, nonostante il progresso e le azioni predicate nel tempo, il Pil e l’occupazione sono in calo, i giovani continuano a partire e le ultime vicende relative all’ospedale di Sapri mostrano che non è facile ma si deve fare fronte comune rispetto agli attacchi che periodicamente arrivano da più parti. A fare mea culpa e a suonare la carica chiedendo unità tra sindaci, istituzioni, sindacati e operatori è il primo cittadino di Vibonati Franco Brusco che nella giornata di martedì ha inviato ai suoi colleghi dell’area del Golfo di Policastro , ai rappresentanti di Parco, Comunità Montana Bussento, Lambro e Mingardo, organizzazioni sindacali, Distretto turistico e Asso Turismo una missiva in cui invita” ad una presa di posizione forte, decisa e corale delle istituzioni locali, al fine di contrastare” quello che definisce “un processo di annientamento civile, sociale ed economico. “Giorno dopo giorno – scrive Brusco- il nostro territorio è connotato da un inarrestabile processo di spopolamento , cospirandovi l’assenza di opportunità e di prospettive di lavoro. Abbiamo una grossa responsabilità, per non aver fatto abbastanza per il territorio e per i nostri amministrati ( non basta realizzare qualche opera pubblica). Abbiamo mancato nella difesa del territorio, nel mantenimento e/o consolidamento dei servizi: la ferrovia, la sede Enel, servizi sanitari, la mobilità su gomma, la protezione della fascia costiera.” Di qui l’appello del primo cittadino di Vibonati a costituire “un comitato permanente intercomunale che comprenda i sindaci e gli enti comprensoriali individuati nei 17 Comuni aderenti al Piano di Zona per elaborare proposte e iniziative concrete che vadano nel senso di salvaguardare la dignità di un territorio altrimenti destinato a soccombere”. L’invito ad una visione meno campanilistica e solitaria del futuro del Golfo viene rimesso poi da Brusco nelle mani del sindaco di Sapri affinché convochi il primo incontro che possa dare il “la” ad un lavoro per il territorio condiviso.
Daria Scarpitta